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Delicato è L’Equilibrio di Alice Chimera | Recensione

Delicato è L’Equilibrio di Alice Chimera | Recensione

Delicato è l’Equilibrio
Alice Chimera

L’Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesile cui regole sono scritte nell’essenza stessa delle cose. Ma l’Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo.
Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino.
Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto.
Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.

I lucubranti furono creati per dare equilibrio: per la perfetta equivalenza si è generato qualcosa di complementare alla normalità, affinché si contrapponesse a essa.

Un fantasy che parla dell’equilibrio che governa il mondo.

Delicato è l’Equilibrio è un romanzo avvincente e introspettivo. Alice Chimera dà un’originale chiave di lettura sull’equilibrio tra il bene e il male, azioni giuste e sbagliate,  e dietro a questa precaria stabilità ci sono figure misteriose e originali come i lucubranti e i guardiani. 

In un’ambientazione Italiana, precisamente nella città di Pisa, si sviluppano le vicende di Laura e Nina, la prima ha capacità speciali e scoprirà il ruolo a cui è destinata, la seconda è la Lucubrante Massima della città. Entrambe sono ragazze forti, ma anche con le loro fragilità. Nina si presenta come una persona dal carattere spigliato, determinato e dall’abbigliamento stravagante. Laura è una ragazza che è alla ricerca di se stessa e verrà messa alla prova dalle persone che le sono più vicino. Entrambe sono molto diverse caratterialmente e fisicamente eppure, nella loro unicità, le ho trovate complementari. A bilanciare le due figure femminili, abbiamo due personaggi maschili ben articolati. Diego è il tipico ragazzo bello e maledetto che gode nel trasgredire le regole, mentre Maurizio è posato, elegante e serio. Insomma Alice crea dei personaggi ben caratterizzati e soprattutto variegati.

Il lettore conosce molto bene queste quattro figure e il ruolo che ricoprono nel mantenere l’equilibrio. La lettura risulta scorrevole e intrigante, l’autrice riesce a esaltare non solo i punti di forza di ogni personaggio, ma anche le debolezze e i difetti, e questo non ha fatto altro che renderli concreti a umani. 

Non so voi, ma a me fa sempre piacere leggere romanzi ambientati in Italia e grazie ad Alice sono riuscita un po’ a “visitare” Pisa, città che non ho mai visto e che nella storia non passa certo in secondo piano, anzi, l’autrice le dà la giusta importanza. 

Credo che il punto forte di questo romanzo sia non solo l’originalità sul concetto dell’equilibrio, ma anche la caratterizzazione dei personaggi. Alice fa un lavoro magistrale perché ognuno di essi si evolve e si scopre man, mano svelando al lettore ogni sfaccettatura che sia buona o cattiva. Personalmente ho amato Nina, dall’inizio fino alla fine sono sempre stata dalla sua parte, nel bene e nel male, perché non esistono le persone perfette e neanche il bene supremo e spesso bisogna vedersela con le emozioni che il più delle volte ci mettono alla prova. 

Alice realizza una storia intensa, avvincente e introspettiva che vi terrà incollati fino all’ultima pagina con un finale che non solo vi stupirà, ma vi lascerà anche con l’amaro in bocca. 

Stefania Siano

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