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Category ArchiveGocce di Storia Orientale

Murasaki Shikibu – Gocce di Storia Orientale #3

Il primo romanzo al mondo nasce in Giappone ed è stato scritto da una donna vissuta nel periodo Heian sullo scorcio del X secolo.

Il libro è il “Genji Monogatari” la Storia di Genji, romanzo attribuito a Murasaki Shikibu.

Non si conosce il suo vero nome, Murasaki è un soprannome che, molto probabilmente, viene da un  personaggio del suo capolavoro, mentre Shikibu significa “ufficio delle cerimonie” dove suo padre e suo fratello lavoravano.

Incerte sono le date di nascita e di morte dell’autrice, ma si sa che è stata allevata e istruita dal padre, il quale le impartì un’educazione tipicamente maschile. Le furono insegnati il cinese, lingua ufficiale a corte, i classici cinesi e i poeti Tang.

I pochi dati certi ci dicono che sposò suo cugino di secondo grado Fujiwara no Nobutaka, con cui ebbe una figlia e, molto probabilmente, dopo la morte del marito iniziò a lavorare al Genji. Con il tempo ottenne una buona reputazione come autrice. Successivamente divenne dama di compagnia (nyōbō) e prestò servizio alla corte dell’imperatrice Shōshi (988-1074).

Genji Monogatari narra la storia del principe Genji e affronta un dramma dal punto di vista psicologico e sociale. Il testo era destinato a intrattenere dame e nobili che gravitavano attorno alla famiglia imperiale ed è considerato uno dei capolavori della letteratura giapponese.

Murasaki ha lasciato una grande eredità letteraria dopo la sua morte, in più, con altre donne scrittrici del periodo Heian, ha contribuito allo sviluppo del giapponese in forma di lingua scritta.

Fonti:

 www.unadonnalgiorno.it

Il giappone delle donne edito NuiNui

www.enciclopediadelledonne.it

Hangul 한글 – Gocce di Storia Orientale #2

Re Sejong il Grande salì al trono nel 1418 come quarto sovrano di Joseon.

Era un re di grande intelletto, che amava molto il suo popolo.

Nel 1428 nella città di Jinju un uomo di nome Kim Hwa uccise il padre e si racconta che il re fu scosso dal gesto perché andava contro i principi della “lealtà” e della “pietà filiale”. Il re pensò che la causa fosse la mancanza di istruzione, così decise di scrivere e di distribuire un libro sull’etica chiamato Hyohaengnok, al fine di educare il popolo.

La maggioranza delle persone non poteva conoscere il contenuto perché scritto in caratteri cinesi (hanja) e solo i funzionari e gli uomini di famiglia aristocratica (le donne erano escluse) erano istruiti.

Fu così che Sejong distribuì una versione illustrata dello stesso libro, ma anche in questo caso fu un fallimento perché le illustrazioni venivano interpretate in modo arbitrario dal popolo. Il sovrano decise di dare vita a un nuovo sistema di lettere coreane che permettesse di combinare la lingua parlata con quella scritta.

Così l’alfabeto Hangul apparve per la prima volta nel 1443 e nel 1446 il re Sejong il Grande pubblicò 훈민정음 – Hunminjeongeum “I suoni appropriati per l’istruzione del popolo”, il documento che introduceva il nuovo alfabeto. Questo manoscritto si annovera nel programma dell’UNESCO “Memoria del mondo” volto a valorizzare e conservare documenti storici unici, testi ed immagini rilevati per importanza ed unicità.

Come si può ipotizzare questa scelta del re Sejong non fu ben vista da molti aristocratici e funzionari, i quali rivendicavano l’alfabeto cinese come unico sistema di scrittura legittimo. Ma con l’introduzione dell’alfabeto Hangul, creato su misura per la lingua coreana, introdusse nel paese una nuova epoca di alfabetismo e di istruzione.

Fonti:

Introduzione all’alfabeto coreano: Guida alla pronuncia e alla scrittura delle lettere Hangeul

di C. Ippoliti e C. Kim

Italia Korean Culture

Cultura Coreana

Wikipedia

La scuola fa notizia

Tomoe Gozen – Gocce di Storia Orientale #1

Tomoe Gozen

La donna samurai

Tomoe Gozen visse nella seconda metà del XII secolo, ed era una onna bugeisha o onna musha, ovvero una donna addestrata al combattimento.

Ha vissuto nel periodo della battaglia tra i clan dei Taira e dei Minamoto per la contesa del trono imperiale, e le sue imprese sono narrate nell’opera Heike Monogatari (il romanzo epico che racconta lo scontro tra i clan di questo periodo).

Compagna del generale Minamoto Yoshinaka ebbe un ruolo determinante nella guerra grazie alle sue formidabili doti di guerriera. Viene descritta come una donna particolarmente bella, dalla pelle diafana e dai lunghi capelli neri, abile con l’arco e con la spada.  I racconti la dipingono come una guerriera capace di affrontare dei e demoni.

Si dice che nella battaglia di Uchide no Hama  del 1184 , con 300 uomini abbia tenuto testa a 600 cavalieri dei Taira.

Nelle iconografie viene rappresentata generalmente in sella al suo cavallo, vestita con l’armatura giapponese (Yoroi) e armata di tutto punto.

Dopo la vittoria di Minamoto sul clan Taira, iniziò una lotta interna alla famiglia per decidere chi doveva essere shogun. Il principale avversario di Minamoto no Yoshinaka era suo cugino: Minamoto no Yoritomo.

Nella battaglia di Awazu, Tomoe si batté con tutte le sue forze, ma perì insieme al suo generale che fece seppuku (suicidio rituale).

Della donna guerriero si persero le tracce dopo la sconfitta. Alcuni racconti e leggende dicono che morì insieme al suo generale, altre fonti narrano che fu  catturata e resa concubina o che si fece monaca.

Si sa ben poco su Tomoe Gozen, in più non si ha una grande attendibilità storica che sia realmente esistita, ma intanto rimane l’emblema della figura della donna guerriera.

 

Fonti:
Il Giappone delle donne di Civardi edito NuiNui
Kblejungle.com
Meisterdrucke.it