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Intervista a Melania Mieli

Melania Mieli - Intervista- Stefania Siano OfficialPresentati.

Melania Mieli è lo pseudonimo che utilizzo per pubblicare i miei romanzi. La decisione di tenere segreta la mia identità deriva dalla incompatibilità che percepisco tra la mia vita personale e il desiderio di essere sincera nella scrittura. A Dicembre 2015 è uscito per la casa editrice Lettere Animate il romanzo di genere erotico “Il Tredicesimo Periodo”. Ho aperto un blog e da quella esperienza è nato un nuovo romanzo intitolato “Il Piano dei Conti” la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2016 a cura della casa editrice Milena Edizioni.

Come è nata la passione per la scrittura?

La passione è nata giocando a fare la scrittrice. Negli anni del liceo ho scritto orrendi gialli e patetiche storie d’amore, esperienze insignificanti da un punto di vista letterario ma che mi hanno dato la consapevolezza che “disciplinare” alcune emozioni con un mezzo razionale come la scrittura mi faceva stare bene. Per molti anni ho scritto per imparare a scrivere. Elaboravo schede di personaggi e trame ma a ogni tentativo, a seconda dell’umore, concludevo che i risultati erano o fallimenti o banalità.

Fino a maggio del 2015 ero piuttosto convinta di confinare la passione per la scrittura a mero uso privato. Poi c’è stato un avvenimento importante nella mia vita che ha rimesso in discussione molte mie convinzioni. Ho scelto di dare dignità e importanza a ogni parte di me. Ho preso coraggio e proposto ad alcune case editrici “Il Tredicesimo Periodo”.

Qual è il tuo stile?

La dualità fa parte anche del mio stile di scrittura. Non sono un -citando il film “Vanilla Sky” di Crowe- “rimanda-piaceri”, quando ho l’ispirazione ho bisogno di scrivere immediatamente l’ossatura del romanzo. In questa fase seguo la dottrina e tecnica della prosa moderna articolata in 30 punti proposta da Kerouac, in particolare il punto 28: “Componi in modo scatenato, indisciplinato, puro, procedendo dal basso, più folle è meglio è”. Terminata la prima stesura, inizio la seconda fase di revisione. È un momento al quale dedico la massima attenzione e che può impiegare anche il triplo del tempo dedicato alla fase precedente.

Il genere letterario che preferisci di più?

Sono una lettrice onnivora al 98%. Quando mi trovo dalla parte di chi sceglie se acquistare o meno un libro mi baso su criteri differenti dal genere.

Quale genere letterario non ti piace?

Non ci sono generi letterari che escludo a priori. Di solito non leggo libri horror, non perché non mi piacciano ma per il motivo che non mi piace essere spaventata, cerco altre emozioni dalla lettura.

Come nascono le tue storie?

Fino a questo momento, sono nati prima i personaggi e poi l’arco narrativo. Canali privilegiati di ispirazione per disegnare i caratteri e i tratti fisici dei miei personaggi sono: il cinema, la televisione, la fotografia, i social network, la letteratura e le mie esperienze di vita.  

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?

Fantastico di essere i miei personaggi, più come esercizio di recitazione piuttosto che evasione. I miei personaggi non sono dei “vorrei ma non posso”; sono frutto della mia immaginazione, certo, ma solo nel senso che sono stata io ad assegnargli la forma e il contenuto e a usare le mie esperienze di vita per alimentare l’invenzione letteraria. Non utilizzo la scrittura come strumento per raccontare i fatti miei e trovo piuttosto limitante questa moda contemporanea che consiste nel cercare sempre qualcosa dell’autore in una sua opera.

 

Come è nata la tua ultima opera?

Il Tredicesimo Periodo è un progetto che tra alti e bassi fa parte della mia vita dal 2003. La visioneMelania Mieli - Intervista- Stefania Siano Official del film di Bertolucci, The Dreamers, e soprattutto l’interpretazione di Eva Green ha acceso qualcosa in me e ha profondamente suggerito i tratti distintivi del carattere di Estelle. Ho preparato e affinato una scheda personaggio che è rimasta chiusa in un cassetto virtuale per anni, più di cinque. La trama è maturata tempo dopo, grazie a numerose influenze: il romanzo fantasy di Jacqueline Carey, Il Dardo e la Rosa, mi ha fatto capire che “inventariare” le modalità con cui rappresentare il desiderio, seppur semplicistico, segna un sentiero agevole dal quale partire per trovare la propria strada; una puntata di Annozero (programma di approfondimento presentato dal giornalista Santoro) mi ha fatto conoscere gli effetti fiscali positivi della legalizzazione della prostituzione; i numerosi workshops sul tema della sessualità che ho frequentato mi hanno permesso di conoscere l’ambiente BDSM della mia città e i meccanismi che vi si celano dietro. Nel 2010 ho iniziato la prima stesura il romanzo, a fine 2015 ho scritto la parola “fine”.

Stai lavorando a qualche altro libro?

Sto scrivendo un altro libro ma dubito – in questo momento – che lo pubblicherò.

Il tuo sogno?

Partecipare attivamente nel breve periodo a una rivoluzione femminista. Partendo dalla televisione e arrivando ai cattivi esempi della politica, penso che la figura della donna sia uscita svilita da questi ultimi 25 anni di storia, soprattutto italiana. Non vedo oggi una maggiore consapevolezza di prima, anzi percepisco molta più dipendenza da convenzioni sociali imperanti e nello stesso tempo una decadenza totale della sessualità. Sento che i tempi sono maturi per una nuova fase che permetta alle donne di reagire con strumenti all’avanguardia alle ingiustizie di cui sono quotidianamente vittime.

Contatti:
melania.mieli@gmail.com
https://www.facebook.com/MelaniaMieli/

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Intervista a Flavia Cantini

Flavia CantiniPresentati.
Allora, che dire di me… Classe 1987, sono una ragazza sognatrice, ricca di fantasia e immaginazione, con un passato nel settore video e un presente nel Social Media Marketing e comunicazione. Appena riesco mi ritiro in un mondo tutto mio, un mondo fantastico, libero, dove esprimere me stessa per come sono, non certo ordinaria ne semplice. Amo viaggiare, leggere, scrivere, sono social e metal addicted, mi piace la notte più del giorno, sono Flavia 😀
Come è nata la passione per la scrittura?
E’ nata il 20 marzo 1987, proprio come me 😀 A parte gli scherzi, è qualcosa che ho sempre avuto, una passione innata. Infatti, già a sei anni, scrivevo le prime “favolette” e a dieci mi cimentavo con sceneggiature di miei ipotetici film. Diciamo che non è nata, ma c’è sempre stata e mi accompagna tuttora, senza mai abbandonarmi. E ora non scrivo solo più narrativa ma anche articoli come blogger e copywriter per la comunicazione sul web e portali di viaggi.
Qual è il tuo stile?
Il mio è uno stile che va dritto al punto, che non si perde in mille giri di parole. Uno stile immediato. E, dicono, uno stile che riesce a far vedere le situazioni e i personaggi che descrive. Uno stile visuale.
Il genere letterario che preferisci di più?
Fantasy e drammatico. Adoro le storie epiche, intense, emozionanti. Avete presente “Il signore degli anelli” di Tolkien? Ecco un buon esempio eheh
Quale genere letterario non ti piace?
Il comico e la commedia. Davvero non sono nelle mie corde, io preferisco il drammatico, storie intense, sofferte, con dilemmi.
Come nascono le tue storie?
Per ispirazione. Diciamo che non è nulla di premeditato ne di organizzato ma, semplicemente, un bel giorno, inizia a balenarmi in testa qualche frammento di un’ipotetica trama: un personaggio, una frase, un’emozione… Da quel momento so che a breve, lasciando la mente libera di fantasticare, verranno a trovarmi altri elementi fondamentali fino a che non avrò chiara l’intera storia. Nascono così, come dico sempre, venendomi a trovare e scegliendo proprio me come “tramite” tra loro e il mondo reale.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Immedesimarmi no ma hanno sempre qualcosa di me. Un lato del carattere, una prova da superare,Il professionista Autore: Flavia Cantini un pensiero, un’idea… Qualcosa di me in loro non può mai mancare.

Come è nata la tua ultima opera?
Il mio romanzo più recente dal titolo “Il professionista” mi venne in mente nel 2011, durante una mia passeggiata solitaria sulla spiaggia in una giornata invernale e uggiosa. Come per tutti gli altri romanzi, anche questa volta la storia è venuta a trovarmi da sola. E’ l’ispirazione a guidarmi, mi balena in mente all’improvviso un frammento della storia e da lì comincio a lavorarci. Poi, in questo particolare romanzo, mi ha ispirato la difficile situazione economica di questo periodo, la difficoltà e la povertà di molti, soprattutto giovani e “over”.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Attualmente no. L’idea c’è, qualche abbozzo di trama comincia a ronzarmi in testa ma al momento non riesco a concentrarmi su una nuova storia. Penso che il mio ultimo romanzo “Il professionista” uscito a Maggio 2016 abbia ancora molto da dire, debba prendersi il giusto tempo per farsi conoscere il più possibile e vorrei dedicarmi alla sua promozione.

Il tuo sogno?
Ne ho mille J Dal punto di vista professionale desidero davvero che decolli la mia carriera nella comunicazione/social media marketing, ho sempre investito tutte le mie energie nella costruzione di una solida e soddisfacente carriera. In campo letterario, invece, spero che un giorno i miei romanzi possano essere conosciuti da un pubblico molto ampio e di poter ottenere un riconoscimento per i miei personaggi e le mie storie.

Contatti:  Pagina Facebook Flavia Cantini Filmaker e Scrittrice
Twitter: Dreamerflavy
Blog letterario: flaviascrittrice.blogspot.com

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Intervista a Eleonora Scali

Eleonora ScaliPresentati.
Sono nata a Firenze. Dopo la laurea alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, ho lavorato quasi vent’anni in grandi aziende del centro e nord Italia come addetta stampa e relazioni esterne.

Come è nata la passione per la scrittura?
Dal 2005 ho iniziato a indirizzare la mia passione di scrittrice dal lavoro tecnico-giornalistico alla narrativa. Ho frequentato seminari e laboratori di scrittura e iniziato a pubblicare racconti su riviste letterarie. Nel 2012 ho esordito col romanzo “Un fiume di guai” edito da E-pigraphe, un’opera di estrema attualità visti i recenti scandali di mafia capitale, perché affronta proprio il tema delle infiltrazioni malavitose nelle istituzioni e nel tessuto economico. Il mio secondo lavoro, dal titolo “Uomini bestiali e animali umani”, è appena uscito a cura di Lettere Animate Editore.
Qual è il tuo stile?
Ironico e sarcastico. Mi piace far riflettere il lettore su temi anche scottanti o scomodi con leggerezza, possibilmente strappandogli un sorriso. Per apprezzare ciò che scrivo è sicuramente necessario uno spiccato senso dell’umorismo.
Il genere letterario che preferisci di più?
Leggo di tutto, dai classici ai contemporanei, sia autori stranieri che italiani. Recenti letture che mi sono rimaste nel cuore sono ad esempio: Cecità di Saramago, Gli sdraiati di Michele Serra, La trilogia della città di K di Agota Kristof. Tutti bellissimi e completamente diversi uno dall’altro.
Quale genere letterario non ti piace?
Non amo molto i fantasy e i romanzi storici, ma devo dire che ne ho letto qualcuno davvero meritevole.
Come nascono le tue storie? E, i tuoi personaggi? Ti immedesimi in loro?
Quando scrivo mi ispiro sempre alla realtà. Di solito l’ideazione della storia parte da un messaggio che Uomini bestiali e animali umanivoglio dare. “Uomini bestiali e animali umani” ne è l’esempio lampante. Con quest’opera, che è un’antologia di racconti, volevo dare il mio punto di vista su vari aspetti della vita attuale: bullismo, maternità, politica, sfruttamento degli animali, delinquenza giovanile, omofobia, razzismo. Riguardo ai personaggi, li costruisco in modo funzionale alla storia ma per fare in modo che siano credibili e verosimili pesco dalla vita di tutti i giorni. Persone che incontro, che ho conosciuto, delle quali mi è stato raccontato o ho letto qualcosa. Il commendatore del racconto “L’incidente” ad esempio è la macchietta di un mio vecchio datore di lavoro, la madre psicopatica di “Un uomo fortunato” è l’estremizzazione della mamma di un mio amico, il bulletto di “Nebbia e Nuvola” è ispirato a certi figli di papà della Milano bene che ho incontrato quando vivevo in quella città.

Come è nata la tua ultima opera?
Il libro è nato per caso, un po’ alla volta. Mi interessava scrivere di un argomento e lo facevo. Completato un racconto lo mettevo in un cassetto conscia che difficilmente un editore prende in considerazione un singolo racconto e che perfino una raccolta di racconti spesso incontra poco interesse sia editoriale che di pubblico. Pian piano gli scritti sono diventati parecchi e mi sono resa conto che molti avevano un filo comune, l’attualità e gli animali, forse perché li amo moltissimo ne infilavo sempre uno nella storia. Così ho raccolto in un’antologia quelli che avevano queste caratteristiche e li ho mandati a vari editori. Lettere Animate ha risposto dopo pochissimo dicendo che le mie storie l’avevano incuriosito.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Da alcuni anni mi sono data alla letteratura per l’infanzia. Ho ideato una collana di favole personalizzate per bambini sotto il marchio “My fairy tale”. Trovo comunque il tempo anche per altri progetti. Ho da poco terminato un libro di viaggio dal titolo provvisorio “Il Polo Opposto” che è in fase di revisione.
Il tuo sogno?
Essere letta da tanti e che i miei lettori si divertano.
Contatti:
Pagina del libro UOMINI BESTIALI E ANIMALI UMANI: https://www.facebook.com/uominibestialieanimaliumani?fref=ts
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/eleonora.scali.7?fref=ts
Pagina delle FAVOLE PERSONALIZZATE:  https://www.facebook.com/favole.personalizzate.Myfairytale/?fref=ts
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Intervista a Jessica Verzeletti

Lucifer e i Cavalieri della lucePresentati.
Ciao mi chiamo Jessica Verzeletti, nata il 24 Ottobre 1990 a Brescia. Attualmente vivo in provincia di Bergamo e sono sposata. Sono appassionata di angelologia, paganesimo, discipline olistiche e cristalloterapia, sto infatti riempiendo la casa di cristalli e colleziono statue di fate ed angeli ;).

Come è nata la passione per la scrittura?
Scrivo da più di 10 anni con una collega, e tutto è nato proprio sui banchi di scuola, principalmente anche prima ho sempre utilizzato la scrittura come una via di sfogo, tenendo diari dei miei stati d’animo, poi la cosa è mutata scrivendo delle vere e proprie storie.

 

Qual è il tuo stile?
Penso che ogni autore abbia uno stile proprio e le classiche “etichette” non mi piacciono per niente. L’unica cosa che posso dire sul mio stile è che preferisco scrivere nel modo più semplice possibile, in modo di dare la possibilità a chiunque, anche chi non è appassionato di lettura, di leggere qualcosa di scorrevole, non troppo pesante e nemmeno infinito, evitando anche paroloni complicati che non avrebbero nemmeno senso utilizzare per fare “bella figura”. Cerco di non rendere i miei romanzi troppo lunghi, anche se spesso dipende dall’ondata d’ispirazione che arriva per creare la storia in se. Le mie storie sono principalmente tutte dei Fantasy e Young adult.
Il genere letterario che preferisci di più?
Fantasy e Young Adult. Siccome sono anche un appassionata di Angelologia, paganesimo ed esoterismo, non mi faccio mancare letture che propongono questo genere.
Quale genere letterario non ti piace?
Romanzi rosa. Non mi piacciono le storie sdolcinate. La maggior parte propongono ipotetiche storie d’amore assolutamente irreali con coincidenze assurde, creando fantasie di rapporti di coppia che probabilmente non accadranno mai. Ma lasciano semplicemente fantasticare sull’amore le ragazzine in cerca del vero amore e le donne dai cuori infranti. Lo so… forse sono un po’ severa con questo giudizio J.
Come nascono le tue storie?
Le mie storie nascono per diversi motivi ed ispirazioni, alcune da mie esperienze personali che mi hanno dato una “spinta” per creare il romanzo, altre semplicemente i miei interessi (infatti il mio primo romanzo è nato per il mio interesse all’Angelologia), ed altre ancora… Bhe… nessuno mi crederà ma mi è capitato di sognare vere e proprie trame. Sognare ad occhi aperti vi chiederete? No! Sogni notturni veri e propri! Tutti noi sogniamo la notte, ed alcuni miei sogni mi sono piaciuti talmente tanto che ho deciso di creare delle storie.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Mi capita di immedesimarmi in molti dei miei personaggi, ma dipende da come mi ci sento legata e da come è nata la storia da cui è stato forgiato, altri personaggi che possono essere considerati secondari cerco di tenere distanze, perché se mi immedesimassi in tutti credo che verrebbe un disastro e non vedrei lucidamente la storia che sto creando, anche se ogni personaggio creato avrà sempre e comunque un legame con lo scrittore, altrimenti non avrebbe senso la sua creazione. Credo che ogni personaggio che sia secondario o meno rifletta sempre qualcosa dell’autore, ed ha sempre un messaggio da darci.
Come è nata la tua ultima opera?
Se devo considerare la mia ultima opera pubblicata, in questo momento in self publishing e forse prossimamente pubblicato con una casa editrice (incrociamo le dita :D), è nata esclusivamente da mie esperienze personali, sia negative che positive, e specialmente legato ad un mio percorso personale che ho cominciato due anni fa ed ancora prosegue. Un cammino che nella sua fatica sta dando i suoi frutti.
Stai lavorando a qualche altro libro?
Si, anche se spesso e volentieri sono sempre in balia del blocco dello scrittore, mi concedo lunghi momenti di pausa e di riflessione, aspettando che l’ispirazione arrivi da se senza sforzare. Attualmente ci sono due racconti in work in progress più una trama che si vedrà in futuro se prenderà vita. Ovviamente puntualizzo che c’è sempre lavora da fare anche con la mia collega con cui scrivo da una vita.
Il tuo sogno?
Il mio sogno sarebbe diventare un Operatore olistico e praticarlo ufficialmente come lavoro mantenendo costante la mia passione per la scrittura. Ho sempre voluto essere utile per gli altri, specialmente quando si tratta di aiutare le persone in difficoltà.
Contatti: www.sognaescrivi.altervista.org.
Twitter: Sogna&Scrivi
Verzeletti90@gmail.com
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Intervista ad Alessandra Toti


Alessandra Toti - Intervista - Stefania Siano OfficialPresentati.

Ciao, mi chiamo Alessandra Toti, sono nata a Sarnico, in provincia di Bergamo, il 26 giugno 1988. Scrivo dalla più tenera età e quando ho concluso le scuole superiori ho deciso di gettarmi con anima e testa per produrre piccole saghe di romanzi.

Come è nata la passione per la scrittura?
Leggendo romanzi fantasy di altri autori, soprattutto gli urban ed i young adult, il mio genere preferito. Seguendo le vicende di alcuni personaggi, ho desiderato anch’io poterne inventare di nuovi e speciali da mettere in un contesto e manovrare le loro vite a mio piacimento.

Qual è il tuo stile?
Solitamente osservo fatti reali che accadono attorno a me, negativi o positivi che siano, ed applicando la mia fantasia li plasmo a mio piacimento. Definisco il mio stile “Cheshire Khan”, citando il mio soprannome Stregatta Khan 😀

Il genere letterario che preferisci di più? Alessandra Toti - Intervista - Stefania Siano Official
Come già detto i fantasy young adult ed urban fantasy.

Quale genere letterario non ti piace?
I
saggi storici e scientifici, per quanto abbiano una certa rilevanza nella nostra esistenza, li ritengo troppo noiosi.

Come nascono le tue storie?
Semplicemente sono sempre stata dotata di una spiccata fantasia.

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Sempre, è il modo migliore che conosco per riuscire a manovrare le loro azioni e forgiarne le vicende.

Come è nata la tua ultima opera?
Ho conosciuto alcune persone che hanno segnato la mia esistenza, sia positivamente che negativamente, e tutto ciò mi ha spinto a raccontare alcune vicende con la mia dote di trasformarle in storie di fantasia e magia.

Alessandra Toti - Intervista - Stefania Siano Official
Stai lavorando a qualche altro libro?

Sì, a dir la verità sto cercando di concludere gli ultimi volumi delle mie tre saghe, poi ho alcune storie a sé da fare, probabilmente saranno libri singoli.

Il tuo sogno?
Mi piacerebbe che i miei libri venissero conosciuti anche in capo al mondo e… chissà, magari vedere delle trasposizioni cinematografiche sarebbe bello.

 

Contatti:
Facebook: https://www.facebook.com/Fushichou
twitter: @Stregatta_Khan
e mail: ale7th@gmail.com
blog: stregattakhan.altervista.org

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