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Intervista ad Alessandro Barocchi

Intervista ad Alessandro Barocchi

Presentati: 
55 anni, sono nato e vivo  a Roma. Laurea in giurisprudenza alla Sapienza e diploma d’ ingegneria audio alla “School of Audio Engineering” di Londra. Ho dedicato gran parte della mia esperienza professionale alle produzioni musicali sia in Italia sia all’estero, creando un’etichetta discografica/ edizioni musicali chiamata Alta Tensione, che vive da circa 25 anni.
Sono autore e compositore di musiche e testi per canzoni.
Ho pubblicato il 10/07/2015 il mio primo romanzo breve “ Una Bestiale Commedia”, edizioni Cavinato International
Ho pubblicato nel lontano 1983 un racconto dal titolo “ Alfa e Omega” su un allegato chiamato “ Vomito” di  una rivista mensile di nome Frigidaire, curata da Vincenzo Sparagna nota al gran pubblico per i fumetti di Tanino Liberatore ed Andrea Pazienza.

Come è nata la passione per la scrittura?: 
è nata prima quella per la letteratura e poi, quasi in automatico, il bisogno di scrivere. Lo faccio tutti i giorni, quasi sempre senza un preciso riferimento; testi per canzoni, brevi idee, ricordi che rischiano di scomparire, immagini…credo sia un modo di fissare il tempo, sublimandolo in  momenti degni di attenzione, piuttosto che lasciarlo ad un quotidiano fine a sè stesso che rischia di scomparire in silenzio.

Qual è il tuo stile?
Non me lo sono mai chiesto e francamente non mi interessa neanche sapere di averne uno. Mi interessa invece che la gente trovi che il tempo speso leggendomi sia migliore di quello che usa di fronte alla TV  o a spalmarsi di crema in bagno o a trovare parcheggio.

Il genere letterario che preferisci di più?
Piu’ che al genere guardo all’autore, e gli americani spesso sono quelli che preferisco.

Quale genere letterario non ti piace?
Vedi sopra. Uno che sa scrivere riesce ad essere interessante anche se parla di addestramento cavalli.

Come nascono le tue storie?
Mi metto lì e scrivo.

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Chi scrive di solito lo fa su quello che conosce. C’è sempre tanto di noi in cio’ che scriviamo, cantiamo, suoniamo, dipingiamo o recitiamo, spesso la parte migliore, ma non sempre…dipende da chi lo fa.
Come è nata la tua ultima opera?
Mentre leggevo un libro di De Lillo. C’era un accenno a Dante Alighieri, e da lì il desiderio assurdo di parlare con lui. Di seguito la bestialità …

Stai lavorando a qualche altro libro?
Ho qualcosa in mente, ma voglio prima capire se non rischio il linciaggio con questo ultimo.

Il tuo sogno?
Imparare a volare.
Contatti:

Stefania Siano

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