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Racconti illustrati dalla Cina | Recensione

Racconti illustrati dalla Cina

illustrati da Li Weiding

Vieni a scoprire principesse magiche, draghi possenti, scimmie dispettose e altro ancora in questa raccolta di racconti tradizionali cinesi, selezionati e adattati per i lettori di oggi.

Un bellissimo viaggio nel mondo fiabesco orientale. 

Non è la prima volta che collaboro con la Usborne Edizioni, una casa editrice che pubblica libri per bambini e ragazzi che trovo di alto livello, non solo per il contenuto delle storie, ma anche perché nei loro libri c’è sempre una parte didattica. 

Racconti Illustrati dalla Cina è una raccolta di racconti di fiabe orientali, alcune di esse sono attribuite a degli autori, ma la maggior parte sono racconti popolari che sono stati narrati di generazione in generazione. 

L’occidente e l’oriente sono molto diversi tra loro per la base storica, politica e culturale, ma mi sono meravigliata leggendo questa raccolta perché alcune fiabe cinesi mi hanno ricordato quelle che ci hanno accompagnato durante la nostra infanzia. Un esempio è “La zia tigre” che mi ha ricordato molto  “Cappuccetto Rosso”.

Ho trovato questi racconti alcuni delicati, altri più grotteschi, ma pur sempre fantasiosi e appassionanti. Il tutto è accompagnato dalle splendide illustrazioni di Li Weiding, artista che purtroppo non c’è più dall’anno scorso. 

Le illustrazioni sono eseguite nel metodo cinese classico, con l’utilizzo di un pennello tradizionale e dell’inchiostro. E così dragoni, tigri, topi, divinità ed esseri umani prendono corpo con linee delicate e colori vivaci, dando una marcia in più alle fiabe. 

Una raccolta di racconti che consiglio se siete amanti delle illustrazioni, se attraverso le fiabe volete scoprire qualcosa in più sulla cultura orientale e se volete tornare un po’ bambini.

#Profottofornitoda @Usborne Edizioni

Il mastino dei Baskervilles di Russell Punter | Recensione

Il mastino dei Baskervilles. Sherlock Holmes a fumetti

Russell Punter

La morte in circostanze misteriose di Sir Charles Baskerville diventa presto un caso per il più grande investigatore del mondo, Sherlock Holmes. Sir Charles è forse soltanto l’ultima vittima di una maledizione familiare che continua da generazioni? Holmes e il suo collega dottor Watson dovranno adoperare tutte le capacità e il coraggio che hanno se vogliono uscire vivi dall’incontro con il mostruoso mastino dei Baskerville! Il terrore e la suspense abbondano in questa versione a fumetti del più famoso caso di Sherlock Holmes.

Sono il dottor John Watson e per molti anni ho avuto il privilegio di condividere le avventure di Sherlock Holmes, il famosissimo investigatore. Il caso forse più noto fra tutti quelli sottoposti alla sua attenzione iniziò in un luminoso mattino di settembre, nel 1889.

Buongiorno Cricche!
Oggi sono qui per parlarvi del secondo volume che mi ha inviato la Usborne Edizioni, una casa editrice che si interessa di pubblicare libri rivolti a bambini e ragazzi.

Qualche giorno fa vi ho parlato di un loro libro che tratta dell’arte occidentale, questa volta vi presento un classico della letteratura dei gialli, Il Mastino dei Baskerville, un adattamento di Punter ispirato al romanzo di Conan Doyle.
Non mi sono mai avvicinata alle storie di Sherlock proprio perché non sono una grande appassionata del genere, ma appena ho visto la copertina accattivante non ho resistito alla curiosità di vedere la trasformazione di un classico romanzo in questa chiave grafica a fumetto.

Il Mastino dei Baskerville è uno dei più celebri romanzi della serie diThis image has an empty alt attribute; its file name is Il-mastino-dei-Baskerville-di-Conan-Doyle-stefania-siano-official-cricche-mentali.jpg Sherlock in cui si tratta di una maledizione di famiglia che dura da generazioni. Una storia che nasconde rancori familiari e feroci omicidi, in cui per un attimo sembra che il soprannaturale si intrecci con la realtà. Il fumetto si apre con Watson che introduce la storia, la quale è ben articolata con la giusta dose di mistero e adrenalina. Sherlock non può farsi sfuggire un caso così particolare e subito si fionda nelle indagini. Il protagonista è spettacolare, Holmes è intelligente, schietto e l’ho trovato anche ironico nel suo essere saccente, mentre Watson è il personaggio più equilibrato della coppia che comunque riesce a tenere testa al suo collega. Non ho letto il romanzo quindi non posso fare un paragone, ma trovo che sia stato fatto un buon lavoro in questa versione a fumetto  perché la storia scorre veloce e intrattiene il lettore.

Durante i dialoghi ci sono dei piccoli riquadri che spiegano alcuni gesti e alcune situazioni che non vengono rappresentati graficamente, ciò rende il tutto più particolare, dettagliato e fluido, permettendo una piacevole lettura.

Graficamente il lavoro è rappresentato in modo chiaro, a partire dalla disposizione delle vignette fino al font utilizzato per i dialoghi e le brevi descrizioni, il tutto per agevolare la lettura. La linea del disegno è semplice e delicata con un lieve gioco di luci e ombre, un chiaro scuro appena accennato. Devo dire che sono rimasta un po’ delusa dalla scelta dei  colori, lì ho trovati un po’ piatti, avrei preferito vedere dei toni più intensi e vivaci al fine di enfatizzare maggiormente l’atmosfera particolare ed enigmatica creata dallo stesso Sherlock, ma questo è un punto dettato dal semplice gusto personale.

Questa versione a fumetto de Il Mastino dei Baskerville l’ho trovata piacevole, veloce e scorrevole, adatto a un lettore che si vuole avvicinare per la prima volta al mondo di Sherlock e a chi vuole sperimentare questa nuova veste grafica del classico.

#Prodottofornitoda @Usborne Edizioni