Le Kitsune (demoni volpe), rientrano nel folclore giapponese.
Sono yokai mutaforma e hanno la capacità di assumere sembianze umane, il più delle volte si tramutano in bellissime donne che ammaliano gli umani. Infatti la maggior parte delle leggende raccontano di Kitsune tentatrici che in veste di amanti seducono l’uomo, alcune di queste storie hanno una natura romantica e tragica. Questi demoni possono avere anche altre abilità come sputare fuoco e creare illusioni.
Nelle leggende non si parla solo di matrimoni tra demoni e umani, ma anche tra le stesse Kitsune. Quando il cielo è sereno, ma piove, vuol dire che sta avvenendo un matrimonio tra due volpi e in questo caso c’è il Kitsune no yomeiri (corteo di nozze delle volpi).
Caratteristica singolare delle Kitsune è che è possibile capire quanto siano forti e pericolose in base al numero delle loro code. Più il demone volpe vive, più aumenta il suo potere, così anche il numero delle code che possono arrivare fino a un massimo di nove.
Non tutte le Kitsune sono maligne perché ci sono anche le Zenko (le volpi buone) che sono strettamente legate al dio Inari, la divinità shintoista del riso e dell’agricoltura. Le volpi di Inari sono bianche, colore considerato di buon auspicio, hanno il potere di allontanare il male e proteggono i santuari della divinità.
Spero che questa prima pillola vi sia piaciuta 🙂 In basso lo sketch che ha realizzato Paola Siano.
Trovate l’illustrazione completa sul suo profilo instagram (dove potete vedere altri post dedicati al disegno) e sul mio. Seguitela e tenete d’occhio il suo SHOP 🙂