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L’adolescente di Kawabata Yasunari | Recensione

L’adolescente di Kawabata Yasunari | Recensione

Kawabata Yasunari rievoca nostalgicamente dal passato l’amore giovanile che lega Miyamoto Yasunari, l’io narrante, a un compagno di nome Kiyono al tempo in cui frequentano la scuola. Miyamoto è un romanziere che sta per compiere cinquant’anni e si occupa della pubblicazione celebrativa della raccolta completa dei suoi scritti. Curarne la redazione lo spinge a tornare sui suoi manoscritti, in un’operazione che lo porta a ritroso nel tempo sino ad arrivare al diario tenuto durante la giovinezza, alla corrispondenza con l’amico e alle prime opere di scrittura creativa, composte successivamente quando frequenta l’università. Una larga parte di questo materiale parla di Kiyono, dunque lo rielabora per comporre un racconto su di lui costituito da un patchwork di riferimenti testuali, un collage formato da brani trascritti direttamente dalle opere e dalle lettere di gioventù alle quali si alternano le riflessioni sviluppate dall’autore cinquantenne nel presente della narrazione.

Semplice romanzo o autobiografia?

Non tutti i critici considerano quest’opera autobiografica, ma una cosa è certa, il protagonista del romanzo, lo scrittore Miyamoto Yasunari, ha molte cose in comuni con Kawabata Yasunari.

Per i suoi cinquant’anni Miyamoto decide di curare personalmente la pubblicazione celebrativa dei suoi scritti e proprio tra pagine di diario e riflessioni, il protagonista ripercorre la sua vita che si incentra in particolar modo sul suo amore per un compagno di scuola di nome Kiyono.

Anche se la critica non è unanime nel vederla come un’opera autobiografica, personalmente ho letto questo piccolo volume come se fossero le pagine di vita dell’autore. Particolare che mi ha fatto concentrare su questa chiave di lettura sta nel fatto che molte opere scritte da Kawabata, nel romanzo vengono nominate come storie di Miyamoto.

Di Kawakata ho letto solo il Paese delle nevi che purtroppo non mi ha lasciato poi molto, mentre con L’adolescente c’è un altro tipo di approccio: molto più intimo. La storia si concentra particolarmente sull’amore e le pulsioni del giovane Miyamoto che prova per il compagno Kiyono.

Alle prime pagine ho fatto un po’ di difficoltà nell’ingranare con la lettura perché l’inizio è un po’ confusionario, ma andando avanti si delinea meglio la storia.

Un piccolo libro fatto di riflessioni sull’amore, sulla vita e sulla scrittura di Miyamoto, un romanzo sicuramente da leggere se siete amanti di Kawabata. 

Stefania Siano

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