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Quando cadrà la pioggia tornerò di Ichikawa | Recensione

Quando cadrà la pioggia tornerò di Ichikawa | Recensione

Takumi e Yuji, un giovane padre e il suo bambino, sono rimasti soli: la dolce Mio, moglie e madre, è morta a soli ventotto anni per una malattia tanto fulminea quanto inspiegabile. Ma prima di andarsene per sempre Mio ha fatto una promessa: Quando cadrà la pioggia tornerò. E inspiegabilmente, ad appena un anno dalla sua morte, con l’arrivo della stagione delle piogge, una creatura identica a lei, con il suo viso e i suoi occhi, ricompare al loro fianco. Un fantasma, pensa sbalordito Takumi. Ma questa nuova Mio è fatta di carne e sangue, anche se non ha memoria di nulla; così Takumi, pazzo di gioia per quell’assurda, insperata seconda possibilità, decide di raccontarle tutta la loro storia: come si sono incontrati, come è nato il loro amore, come hanno finito per sposarsi… e mentre Takumi racconta, rinnova l’incanto dell’incontro, il magico gemellaggio di due anime, la tragedia della separazione. E il miracolo della ricomparsa di Mio, la sua profezia, il mistero un mistero che Mio scioglierà in un finale capace di piegare il nostro cuore e demolire le nostre certezze.

Una storia dolce e sentimentali che riserva un bel colpo di scena finale. 

Quando cadrà la pioggia tornerò è una storia delicata, dolce e surreale, che si focalizza sul rapporto di amore tra Takumi, un ragazzo che ha una serie di problematiche mentali e Mio, una ragazza forte e determinata nel voler stare con la persona che ama nonostante le avversità che riserva la vita.

Sia per Takumi che per Yuji, suo figlio, è difficile vivere senza Mio, ma le cose cambiano quando inaspettatamente, in un giorno di pioggia, si troveranno dinanzi la ragazza in carne e ossa che però ha perso la memoria.

Parto con il dire che ho apprezzato molto lo stile scorrevole e immediato dell’autore che fin dall’inizio ha la capacità di trasmettere un’atmosfera un po’ onirica per l’arrivo inaspettato di Mio.

Takumi è un personaggio che fa tanta tenerezza per i suoi problemi, per come decide di affrontarli, per come tenta di fare del suo meglio nel crescere un bambino così piccolo che è rimasto senza la mamma, eppure nonostante le sue fragilità si sforza e si dà forza per Yuji. Il lettore non solo scopre la vita presente, ma grazie ai racconti di Takumi si sa anche com’è nata la storia tra lui e Mio: un amore giovanile che nasce tra i banchi di scuola.

Per tutto il tempo ho cercato di capire cosa ci fosse dietro a questa storia: perché Mio è tornata? Perché non ricorda nulla? Non è un fantasma? E quando stavo per storcere il naso perché alcune cose le trovavo un po’ sconnesse ecco che arriva il finale che ricollega tutto. Ammetto che mi ha ricordato tanto un libro che adoro, ma non dirò il titolo perché altrimenti farei uno spoiler grande quanto una casa! E la bellezza di questo libro è proprio scoprire la storia pagina dopo pagina.

La trama si focalizza quindi sul rapporto tra Takumi e Mio, ma avrei preferito un approfondimento anche per altri personaggi che vengono solo nominati o appena accennati.

E’ una lettura delicata e che scalda il cuore. Si tratta di sentimenti, di elaborazione del lutto, di famiglia, di amore, di coraggio… si parla della vita in una chiave un po’ onirica e magica. 

Stefania Siano

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