Sinossi: Kullervo figlio di Kalervo è forse il personaggio più oscuro e tragico di Tolkien. “L’infelice Kullervo”, come lo definisce Tolkien stesso, è uno sfortunato orfano dotato di poteri sovrumani e avviato a un tragico destino. Cresciuto nella casa dell’oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di ucciderlo quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l’amore della sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago. Tolkien scrisse che La Storia di Kullervo era il suo tentativo di creare una leggenda originale, oltre che un nodo importante nelle vicende della Prima Era: Kullervo infatti è antenato di Túrin Turambar, l’eroe tragico e incestuoso del Silmarillion. Con la sua potenza narrativa autonoma, La Storia di Kullervo è un tassello fondamentale nella struttura del mondo creato da Tolkien, e viene qui pubblicata per la prima volta con annotazioni, saggi e altri materiali sull’opera che ha ispirato l’autore, il Kalevala.
Sinossi: A causa di un incidente finanziario, il mondo è cambiato. Il conflitto atomico che ne è scaturito, lo ha marchiato definitivamente, dando inizio ad una nuova disastrosa era, dove acqua, benzina e buon cibo sono un lusso per pochi. Nelle zone contaminate, un mutante di nome Hagnus alla ricerca di informazioni sul suo passato, rimane coinvolto in una trama ben più ampia di ciò che immaginava. La Schiera, una misteriosa corporazione sorta prima del conflitto, vuole un oggetto di cui Hagnus si è impossessato e sguinzaglia Grimlock, un mercenario che farà dell’obiettivo assegnatogli la sua personale crociata. La nuova confraternita del Vaticano, capeggiata dall’enigmatico vescovo Ludd, non starà certo a guardare. In un intreccio di misteri e tecnologia, il mutante dovrà lottare per sopravvivere e raggiungere nuove ed antiche verità… La verità però, non è mai ciò che ci si aspetta, e potrebbe riservare strane, fuorvianti sorprese.
Titolo: Il Risveglio di Fahryon
Autore: Daniela Lojarro
Editore: GDS editrice
Genere: Fantasy
Prezzo ebook: 2.49€
Prezzo cartaceo: 15.90€
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acquisto: Amazon // Mondadori // Feltrinelli
Sinossi: Fahryon, neofita dell’Ordine dell’Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell’Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l’insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto.
Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan.
Contatti autore
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Il primo volume della saga di Fahryon, “Fahryon – Il Suono Sacro di Arjiam“, lascia i nostri protagonisti in un mare di guai e in questo secondo volume scopriamo che fine hanno fatto: Uszrany è ormai un ex cavaliere del Grifo ed è tenuto sotto controllo dal perfido Mazdraan, mentre la nostra eroina, Fahryon, sostiene un allenamento che la mette alla prova sia fisicamente che mentalmente per sconfiggere la Malia dell’antagonista. La scrittura di Daniela Lojarro è impeccabile e se nel primo volume ho fatto una piccola critica, totalmente soggettiva, riguardo ai troppi nomi da tenere in mente, con questo secondo capitolo mi sono sentita come a casa (ormai li ho tutti bene in mente XD).
C’è poco da fare, questo è l’effetto che fanno le saghe quando sono ben riuscite. Ormai sono dentro la storia e leggere il secondo volume è stato come incontrare vecchi amici.
«La vibrazione non è negativa ma è l’intenzione dell’uomo privo dell’integrità di cuore, anima e mente a renderla un pericolo, Fahryon. Immaginati la vibrazione creatrice, o iniziale, del Suono Sacro come un accordo: tu puoi scomporlo nelle sue piccole note, se hai l’orecchio allenato a riconoscerle, puoi suonarle a una a una, puoi legarle in un arpeggio, ma l’effetto non è più il medesimo».
Il primo volume si sofferma sul background della storia e si basa più sull’azione, mentre “Il Risveglio di Fahryon” si concentra più sulle “microstorie”: scopriamo qualcosa in più sulla madre di Uszrany, sui conflitti interiori di Fahryon e sulla nascita dell’Armonia e della Malia. Sono stata conquistata fin dal primo momento dal perfido Mazdraan e il secondo volume non ha fatto altro che farmelo apprezzare di più. Trovo sia un antagonista ben strutturato, dai modi eleganti e dalla lingua tagliente, la tipica persona che non fa mai nulla se non ha un secondo fine. Ho trovato affascinante tutta la storia del Suono Sacro, del Cristallo del Tempo e della nascita dell’Armonia e della Malia che rispettivamente sono la magia bianca e la magia nera. Il secondo capitolo della saga permette di colmare alcuni punti interrogativi sorti con il primo volume e in un turbinio di emozioni, suoni, storie e leggende trascina il lettore in un’avventura fantastica.