• cricchementali@gmail.com

Sette minuti dopo la mezzanotte di P. Ness | Recensione

Sette minuti dopo la mezzanotte di P. Ness | Recensione

Sette minuti dopo la mezzanotte

Patrick Ness 

Che gli incubi arrivino con il buio, Conor lo sa bene. Infatti da quando sua madre ha iniziato a lottare contro la malattia, lui combatte un incubo fatto di tenebra, vortici e urla. Ma una notte il mostro non è più lo stesso. Sette minuti dopo la mezzanotte il ragazzo sente una voce che lo chiama: un tasso, albero antico e potente, si staglia nel buio della sua stanza. Conor non ha paura perché quel mostro gli racconta tre storie perdute e selvagge, indomabili e sconvolgenti. In cambio vuole da lui una sola cosa, la più pericolosa di tutte. La verità

Un albero. Non era altro che quello. Non era mai stato altro che quello. Un albero. Un albero che, sotto i suoi occhi, si trasformò, formando un enorme viso che lo guardava ai raggi del sole, le braccia tese, la voce che diceva: Conor… 

Per celebrare i 10 anni di Oscar Junior, la casa editrice ha deciso di pubblicare in un’edizione limitata alcuni dei classici più venduti della collana per ragazzi. 

Ho avuto la possibilità di leggere Sette minuti dopo la mezzanotte di Ness, con le illustrazioni di Jim Kay e la copertina realizzata da Paolo d’Altan. Ho sentito parlare sempre molto bene di questo romanzo e, non so voi, ma io sono una di quelle lettrici che più sente decantare un romanzo e più decide di rimandare la lettura. Ora che l’ho letto posso dire di aver fatto un grosso errore, perché veramente Sette minuti dopo la mezzanotte è un romanzo che merita di essere letto!

La storia parla di Conor, un ragazzino più maturo della sua età che cerca di prendersi cura della madre che sta affrontando la terapia per la malattia. Per questo motivo Conor viene preso di mira dai compagni di scuola e a peggiorare la situazione sono gli incubi che lo tormentano e un albero, antico e potente, che prende vita sette minuti dopo la mezzanotte.  L’albero secolare gli dice che è lì per raccontagli tre storie e la quarta dovrà raccontarla proprio lui: il povero Conor. 

In un’alternanza tra realtà e fantasia, Patrick Ness racconta una storia rivolta sì ai ragazzi, ma che secondo me può essere compresa totalmente da una persona più grande. L’autore parla della paura della morte e di un tema che non sempre viene affrontato nei libri per ragazzi: il senso di colpa. Se il lettore all’inizio pensa di aver intuito il messaggio, andando avanti verrà spiazzato da un tema terribilmente realistico che è difficile da accettare. 

Ness ha uno stile fluido e poetico, con poco riesce a rendere palpabili i personaggi, i loro sentimenti e le loro emozioni entrano nel lettore rendendo l’esperienza di lettura intima e straziante. Oltre a Conor, che il lettore non può non amare, si conosce anche la nonna, una donna burbera che si divide tra l’aiutare la figlia con la sua malattia e la responsabilità nel prendersi cura del nipote. Si conosce anche il padre del protagonista, un uomo che ha un’altra vita ben lontana da suo figlio e la sua ex moglie. 

Le favole che racconta l’albero sono intrise di significato e si rispecchiano non solo nella vita di Conor, ma potrebbero anche rispecchiarsi in quella del lettore. 

Sette minuti dopo la mezzanotte è una storia che mi ha catturato, mi ha trascinato nel vortice di realtà e fantasia per poi lasciami in una valle di lacrime. Una storia profonda, ben costruita e intensa che dovrebbero leggere tutti, soprattutto i grandi. 

#Prodottofornitoda @Mondadori 

Stefania Siano

Invia il messaggio

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.