Il bacio più breve della storia
Mathias Malzieu
Parigi, una sera al Théâtre du Renard, l’orchestra suona It’s Now or Never. Una ragazza misteriosa e sfuggevole si aggira, lui la nota, cerca in ogni modo di avvicinarla e, quando ormai tutto sembra impossibile, si trovano faccia a faccia e si baciano. Un bacio minuscolo, il più breve mai registrato, e lei scompare. Invisibile, si allontana. Un mistero anche per un inventore come lui che, seppur di indole tendenzialmente depressa, è determinato a rivedere l’eterea e vulnerabile creatura che lo ha ammaliato. Inizia così una ricerca serrata in cui sarà affiancato da due bizzarri personaggi: un detective in pensione, che ha tutto l’aspetto di un orso polare, e il suo stravagante pappagallo. Le invenzioni si susseguono e qualcosa di molto goloso e originale aiuterà il protagonista nel suo scopo. Ormai è chiaro, fra i due è scoccata una scintilla, si è prodotto un cortocircuito. Ma in amore gli artifici non bastano, servono coraggio e temerarietà, doti che entrambi dovranno conquistare se vorranno trovarsi e abbandonarsi l’uno all’altra. Riusciranno i due a superare ostacoli e paure e a vivere il loro amore?
Il bacio più breve della storia. Un millesimo di secondo, carnoso e leggiadro insieme. Appena uno sfioramento, un origami. Un accenno di cortocircuito. Un tasso di umidità incredibilmente vicino allo zero, qualcosa nell’ordine della polvere d’ombra. Il bacio più breve della storia.
Mi era mancato il mondo aulico e favolistico di Malzieu, autore che ho conosciuto con La Meccanica del Cuore e che è diventato uno dei miei libri preferiti.
La scrittura delicata e le descrizioni fantastiche dei personaggi particolari trascinano il lettore in un mondo surreale: dalle campionesse di chignon, a detective che assomigliano a orsi e cioccolatini che hanno il gusto di un bacio, Malzieu narra questa storia divertente e nostalgica allo stesso tempo.
Una storia che sa di amore, tenerezza, ma anche di illusione.