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Recensione: Shadow Magic di Joshua Khan

Recensione: Shadow Magic di Joshua Khan

Recensioni criccose - Stefania Siano Official

khan-joshua-shadow-magicTitolo: Shadow Magic
Autore: Joshua Khan
Editore: De Agostini 
Genere: Fantasy
Link acquisto: Amazon

Sinossi: “Se cercate quel brivido che avete provato la prima volta che avete letto Harry Potter, non lasciatevi scappare Shadow Magic” – RICK RIORDAN, autore della serie bestseller Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo

Da quando i suoi genitori sono morti in circostanze misteriose, Lily Shadow è l’unica erede al trono di Geenna. Ma per una ragazzina di tredici anni, che non ha alcuna conoscenza della magia nera, governare il Regno delle Ombre è impossibile. I suoi antenati erano infatti in grado di comunicare con gli spiriti, risvegliare i morti, radunare truppe di zombie dalle tombe. Ma lei come potrà difendere il Paese, senza arti magiche e senza un esercito? L’unico modo per salvare Geenna è sposare Gabriel Solar, il rampollo della famiglia nemica, e assicurare così la pace. Gabriel però è un vero idiota e Lily non ha alcuna intenzione di arrendersi al proprio destino. Soprattutto quando scopre di avere un aiuto insperato in Thorn, un ragazzo dall’oscuro passato ma con un cuore coraggioso e la rara capacità di cavalcare pipistrelli giganti…
Epico, avventuroso e immaginifico: il primo capitolo di una straordinaria serie fantasy che vi farà divertire, trattenere il fiato e tremare fino all’ultima, appassionante pagina.

divisoreShadow Magic richiama gli elementi del fantasy classico, ma allo stesso tempo riesce a spezzare i soliti schemi, creando  un’opera originale, oscura e avventurosa. 

L’autore crea un mondo magico in cui sei Principi, ognuno dotato di un potere speciale, fonda le Sei Grandi Case shadow-magic-khan-recensione-stefania-siano-officialdella Magia.
Il lettore viene trasportato subito a Porto Sciabola e conosce Thorn, un ragazzino di dodici anni che sta per essere venduto come schiavo fin quando, proprio nel momento più critico, viene portato via da Mastro Tyburn, il quale lo fa diventare il suo scudiero. Tyburn è il boia al servizio della Casa Shadow, ovvero i regnanti che praticano le arti magiche oscure. Subito dopo lo scrittore presenta colei che governa Geenna, ovvero Lilith Shadow: una ragazzina di tredici anni che si trova a governare il regno dopo la morte dei suoi genitori e di suo fratello Dante. Il destino di Lily è quello di sposare Gabriel Solar per stabilire la pace tra i due paesi opposti: l’oscurità e la luce.
Le cose si complicano quando qualcuno tenta di avvelenarla, ma con l’aiuto di Thorn inizia la sua avventura per scoprire chi c’è dietro al suo attentato.

«Hai conosciuto gli Shadow?» lo interruppe Thorn. «I signori della morte?»
«Credo che loro preferiscano il termine “necromanti”, ma sì, conosco personalmente i sovrani di Geenna.»
Necromanti. Un’altra delle parole stravaganti di Merrick. Ma le parole stravaganti non cambiavano la realtà. Tutti sapevano che cos’erano gli Shadow: gente che esercitava la magia nera, risvegliava i morti dalle tombe e aveva zombie per servitori.«E ne sei tornato vivo?» Thorn controllò il collo di Merrick. Quei due segni erano cicatrici di un morso di vampiro o solo di pulci affamate? «Nessuno di loro ha bevuto il tuo sangue? Lord Shadow non è un vampiro?»
«Lord Iblis Shadow camminava alla luce del sole l’ultima volta che sono stato là. Non che nelle terre di Geenna ce ne sia molto, di sole.» Merrick si strofinò vigorosamente le braccia.

Ho iniziato la lettura di questa storia perchè affascinata dalla trama e incuriosita dalla frase di R. Riordan, autore di Percy Jackson: “Se cercate quel brivido che avete provato la prima volta che avete letto Harry Potter, non lasciatevi scappare Shadow Magic”.
Essendo una grande fan della saga della Rowling, come non tuffarmi in questa serie e scoprire se essere d’accordo o meno?
I personaggi sono adorabili, non sono riuscita a odiarne uno, neanche lo stesso antagonista.
Thorn è la personificazione del coraggio e della lealtà.
Lilith è una protagonista che entra subito nel cuore del lettore, è caparbia e agguerrita, ma anche smarrita e disorientata non solo perchè diventare la reggente del regno di Geenna non rientrava nel suo destino, ma anche perchè, essendo femmina, non le è concesso usare e conoscere la magia.

Fin dal suo primo vagito, a Lily era stato assegnato un destino ben diverso.
Perchè era nata femmina.
Le donne non potevano praticare la magia. La legge era antica e la punizione chiara: la morte.

Ho adorato anche i personaggi secondari, in particolar modo la dolce e tenera Rose, la quale anche lei ha sangue nero come Lilith, ma il destino ha voluto che fosse una semplice serva. 
E vogliamo parlare del fedele e taciturno Tyburn che, per certi aspetti, mi ha ricordato tanto il Mastino del telefilm “Trono di Spade”? 
Con una scrittura dinamica, Khan lascia che siano più i personaggi, attraverso i dialoghi, a raccontare gli avvenimenti, permettendo al lettore di entrare nel vivo della storia. 
La lettura è “impreziosita” da illustrazioni realizzate da Ben Hibon che raffigura alcune scene chiavi con un tratto netto e deciso.
Il mondo è simile a quello di Harry Potter con la differenza che la magia protagonista è quella nera, il potere che unisce la terra dei vivi con quella dei morti.
Un’ambientazione cupa, ma allo stesso tempo divertente e simpatica da ricordare, a volte, l’umorismo della famiglia Adams.

Shadow Magic potrebbe fare concorrenza a Harry Potter? 
Credo sia troppo presto per dirlo, ma ci sono tutte le premesse per un’avventura mozzafiato.

stelle 5

Stefania Siano

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