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I fiori non hanno paura del temporale di B. Cataldi | Recensione

Bianca Rita Cataldi
I fiori non hanno paura del temporale

Bologna 1997. Corinna ha 17 anni, i capelli rossi e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano due occhi d’acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che l’ha abbandonata subito dopo il parto. Serena ha 7 anni ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro o con uno walkman nelle orecchie. Vivono in una grande e caotica famiglia allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite in un’unica cappella di famiglia al cimitero. L’equilibrio familiare inizia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola, è piena di oggetti apparentemente scollegati tra loro ed è l’ultimo regalo del suo vero padre, morto improvvisamente in un incidente. Corinna decide di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna alla ricerca dei ricordi perduti, del segreto delle sue radici e, inevitabilmente della propria strada nel mondo.


Eppure, se c’è una cosa che ho imparato dalla vita, è che nessun incontro avviene per caso e che conosciamo ogni persona al momento giusto. Ciò non significa che ogni incontro sarà fondamentale e ce ne sono tanti che valgono poco o niente, eppure servono lo stesso, foss’anche per smuovere un po’ le cose. 

Una storia che parla di donne, di famiglia e di sorelle. 

Chi mi segue sa bene che adoro Bianca Cataldi,  un’autrice capace di catturare il lettore con il suo stile poetico, ricercato ed elegante.  

I fiori non hanno paura del temporale è una storia che parla in primis di donne, le figure femminili sono le protagoniste di questa storia delicata, nostalgica e allo stesso tempo straziante. 

Corinna è una ragazzina chiusa e silenziosa, ed è la figlia del primo amore di sua madre, la quale è stata abbandonata insieme alla sua bambina. Bruna cresce sua figlia con amore e dopo un po’ di  tempo trova Salvatore, che diventa suo marito e con il quale  ha  una figlia, la piccola Serena la quale è molto affezionata a Corinna.

L’equilibrio della famiglia vacilla quando Corinna entra in possesso di una scatola con all’interno degli oggetti che sono collegati alla vita del suo vero padre.

Tra presente e passato, ricordi di famiglia, le tradizioni dei pranzi di domenica e i mitici anni novanta, Bianca conduce il lettore nelle vie di Bologna, ripercorrendo la storia di Marco, il padre di Corinna, e di sua madre.

Ha storia che mi ha commossa fino all’ultima pagina.

Vi lascio alla video recensione per saperne di più.

IL MARCIUME #2 di Siri Pettersen | REVIEW PARTY

IL MARCIUME #2

 Siri Pettersen

Hirka è prigioniera di un mondo morente, divisa tra cacciatori di teste, nati dalle carogne e la nostalgia di Rime: per rivederlo sacrificherebbe ogni cosa. Nel nostro mondo a lei sconosciuto, è un bersaglio facile e la lotta per la sopravvivenza non è nulla rispetto a ciò che accadrà quando prenderà coscienza della propria identità. La fonte del marciume ha bramato la libertà per mille anni. Una libertà che soltanto Hirka può dare.

Tutto muore. Esattamente così com’è vero che tutto vive. Ci dissolviamo e reincarniamo, sotto forma di qualcosa di nuovo. Tu sei cielo, sei terra, acqua e fuoco. Da viva e da morta. Tutti siamo morti. Siamo già morti. 

Oggi sono qui per parlarvi del secondo volume della saga Raven Rings: Il Marciume. Trilogia scritta da Siri Pettersen ed edito dalla Multyplayer Edizione.
Chi mi segue sa che ho amato alla follia il primo capitolo “La Figlia di Odino” (clicca per vedere la video recensione), quindi immaginate con quanto entusiasmo ho iniziato questa lettura.

La storia è  piena di colpi di scena con personaggi vecchi e nuovi, caratterizzati in modo magistrale dalla scrittrice.

Abbiamo due punti di vista alternati: quello di Hirka che si trova nel nostro mondo, un mondo marcio, pieno di corruzione e di malvagità, poi abbiamo il punto di vista di Rime, il quale si trova a coprire un ruolo nel Consiglio, diventa il Portatore del Corvo.

La storia è un susseguirsi di colpi di scena in cui le carte in tavola cambiano a ogni rivelazione. Nella saga di Siri Pettersen c’è una linea molto sottile che divide i “buoni dai cattivi”, non esiste il bianco o il nero, ma tante sfumature di grigio che colorano le azioni dei personaggi, sia i principali che i secondari.

In questo secondo libro l’amore che provano Hirka e Rime è palpabile, anche se per la maggior parte della storia non possono vedersi, parlarsi, sfiorarsi, la loro voglia di stare insieme viene impedita dalle trame del Consiglio, dagli Orbi e dalla figura del Veggente che continua ad aleggiare nella storia.

Una trama magica e misteriosa che nasconde molti messaggi tra le righe, e dove nulla è ciò che sembra. La fede si intreccia con la stregoneria, l’amore con la disperazione e la determinazione con la speranza.

Vi lascio alla video recensione per saperne di più 🙂

BOOKHAUL #6

Ciao Cricche!

Finalmente ecco il video Book Haul degli acquisti del Bologna Children’s Book Fair!

Video speciale dato che partecipa anche mia sorella XD

Fatemi sapere cosa ne pensate degli acquisti e se c’è qualche titolo che vi incuriosisce o che avete letto 🙂

PETRADEMONE #1 di Manlio Castagna | Recensione

Petrademone 1. – Il libro delle porte

Manlio Castagna

Quando arriva a Petrademone, la tenuta fra i monti in cui gli zii allevano border collie, Frida è chiusa in un bozzolo di dolore. Ha perso entrambi i genitori e l’unica cosa che le rimane di loro sono brandelli di ricordi in una scatola. Ma in quello che potrebbe essere il posto ideale dove guarire le ferite dell’anima, qualcosa striscia nell’ombra sotto la grande quercia. I cani della zona spariscono senza un guaito, come se un abisso li avesse ingoiati. La zia, colpita da una malattia inspiegabile, rivela a Frida un importante segreto di famiglia. Insieme ai suoi tre nuovi amici e altri improbabili alleati, la ragazza si trova così a indagare fra strani individui che parlano al contrario o per enigmi, un misterioso Libro delle Porte e creature uscite da filastrocche horror. Nessuno è chi sembra o pensa di essere, i poteri si rivelano, i mondi paralleli si toccano. La nebbia si alza a Petrademone, e per Frida, Tommy, Gerico e Miriam comincia l’Avventura, quella che cambierà le loro vite per sempre.

 EBOOK                  CARTACEO

Di nuovo sola, Frida si sedette sul letto. Dalla valigia estrasse una cassetta verde. Sopra si notava una scritta, messa insieme con un collage di lettere ritagliate: LA SCATOLA DEI MOMENTI.

Manlio Castagna conduce il lettore in una storia fantastica e avventurosa, con uno stile semplice e delicato.

Petrademone è una storia che intreccia la fantasia con la realtà, in una trama avvincente, ricca di misteri con la giusta alternanza di momenti leggeri e ambientazioni cupe e inquietanti. Ogni personaggio è ben caratterizzato, ha una struttura, una propria indole e ho amato la dolce  Miriam (la figlia di Astrid) e gli adorabili zii della protagonista.

Frida entra subito nel cuore del lettore, è una ragazza che soffre per la perdita dei suoi genitori e si aggrappa a ogni ricordo che riguarda la sua famiglia proprio per non dimenticare.

Il concetto della morte, l’elaborazione del lutto, l’amicizia e il coraggio sono elementi predominanti nella storia che coinvolgono il lettore e lo accompagnano alle porte di Petrademone. 

Se amate i libri per ragazzi ve lo consiglio assolutamente 🙂

Per saperne di più vi lascio alla video recensione 🙂


 

 

BOOKHAUL #5

Ciao Cricche!
Ecco un nuovo video Bookhaul.

C’è qualche titolo che vi incuriosisce o che avete già letto? Fatemelo sapere nei commenti 🙂


L’amuleto di Samarcanda di Stroud | Recensione

L’amuleto di Samarcanda (#1)

Jonathan Stroud

Il millenario jinn Bartimaeus, il demone che costruì le mura di Uruk, Karnak e Praga, che parlò con re Salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a Londra. Una Londra tetra e cupa dove la magia consiste in un’unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l’Amuleto di Samarcanda al temibile e ambizioso Simon Lovelace…

Il ragazzino parlò con un filo di voce.
«Io ti ordino di… di… » E sbrigati! «… d-d-dirmi il t-tuo nome».
Di solito i più giovani iniziano sempre così. Inutili manfrine. Sia lui che io sapevamo che lo conosceva benissimo, il mio nome. Altrimenti come avrebbe potuto convocarmi? Bisogna conoscere le formule giuste, i segni giusti e soprattutto il nome giusto. Voglio dire, qui non stiamo parlando di taxi: quando chiami non arriva il primo che capita.
Scelsi un tono di voce profondo, ricco, denso e scuro come cioccolata, del tipo che risuona ovunque eppure in nessun luogo particolare e fa rizzare i peli sulle nuche più inesperte.

«BARTIMEUS»  

Ormai erano due anni che la Tetralogia di Stroud si trovava nella mia libreria e con il 2018 ho deciso di iniziare questa nuova e “impegnativa” avventura.

L’amuleto di Samarcanda è il primo volume della trilogia di Stroud che trascina il lettore in un mondo magico simile a quello di Harry Potter, ma in un’ambientazione che ho trovato più cupa e affascinante.

I maghi non esercitano la magia nel classico modo che tutti conosciamo (tramite bacchette o gesti delle mani), ma invocano i demoni che agiscono per loro. La storia si apre con Nathaniel, un ragazzino apprendista mago, che di nascosto dal suo maestro chiama attraverso un rito il demone Batimeus per portare a termine una missione.

I capitoli si alternano dal punto di vista del demone sfacciato, divertente, ironico ed egocentrico e al testardo e impulsivo Nathaniel.

Inutile dire che ho amato Bartimeus, l’autore ha fatto un lavoro eccellette nella sua caratterizzazione. La storia è piena di colpi di scena con personaggi dalle varie sfaccettature.

In un susseguirsi di avventura, intrighi, magia e battute ironiche, l’amuleto di Samarcanda coinvolge il lettore, ricreando la stessa magia della Rowling con Harry Potter.

Una storia che parla di magia e di demoni in chiave originale e spassosa. 

Ve ne parlo meglio nella video recensione 🙂


 

Chiacchiere| Nuovo Libro| Riflessioni sul Blog| Youtube

Ciao Cricche!

Questo è un video chiacchiericcio in cui vi spiego cosa sto facendo in questo periodo e alcune novità per il blog e il canale youtube 🙂

PENNY BERRY E LA POZIONE MAGICA di Prats | Recensione

PENNY BERRY E LA POZIONE MAGICA 

Lluís Prats | Giada Carboni 

Penny Berry vive a Londra con gli zii da quando i suoi genitori sono morti in un incidente e sta per prendere un treno che la porterà in Scozia, a conoscere la nonna Octavia. Quello che non sa è che la nonna e la sua villa nascondono molti segreti. I Berry infatti sono una dinastia di maghi che da tempo immemorabile proteggono dalle forze del male i boschi della Scozia e le loro fantastiche creature.

Penny si troverà immediatamente coinvolta nella lotta contro il potere distruttivo dell’Innominabile e mettendosi alla prova scoprirà di avere facoltà straordinarie.

Ti sto parlando di prima che re Artù e si suoi cavalieri della tavola rotonda cavalcassero per queste contrade. Comunque, fra uomini e animali si è stabilito una specie di vincolo. Suppongo che tu abbia sentito parlare degli antichi druidi, no? Lo immaginavo. Loro hanno imparato come curarli.

 Un’avventura originale e magica. 

Penny è un’ adolescente di dodici anni e, come tutti i ragazzini della sua età, non è proprio entusiasta di passare del tempo con la nonna. Dopo le prime peripezie e disavventure, la piccola Berry si trova a vivere a Berry Manor, la casa della dolce nonna Octavia, la quale si scoprirà essere una guaritrice, una persona che si occupa di guarire gli animali fantastici dei boschi della Scozia.

Nell’ambito della letteratura fantasy i punti che riguardano la magia e gli animali fantastici sono abbastanza saturi, ma trovo che Prats sia riuscito a raccontare questa storia in modo originale. Crea un’atmosfera che ricorda quella incantevole di Harry Potter, ma allo stesso tempo è diversa e unica.

La piccola Penny impara il mestiere di guaritrice, segue gli insegnamenti della nonna e di altri personaggi simpatici che lavorano nello stesso campo. Man mano la storia diventa sempre più interessante, il lettore inizia a scoprire gli intrighi e un mistero che avvolge la sua famiglia.

Una storia capace di far vivere una fantastica avventura ai ragazzi e di far tornare un po’ bambini gli adulti. 

Vi lascio alla video recensione.