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La mia vita con i gatti di Noriko Morishita | Recensione

Noriko vive una vita forse fin troppo tranquilla. È una scrittrice sulla cinquantina da qualche tempo ferma in una palude di tristezza camuffata da abitudine: il libro che sta scrivendo è bloccato da mesi, e nulla sembra andare per il verso giusto. Alla ricerca di una svolta, Noriko fa visita a un santuario shintoista e sussurra: «Dammi la felicità». Il giorno dopo, quasi fosse un segno soprannaturale, vicino al ceppo della magnolia davanti a casa sua, piantata tanti anni prima dal padre, qualcosa si muove nell’aiuola. È una gatta randagia che sta dando alla luce una cucciolata! Nessuno nel vicinato è disposto a prendersi cura dei gattini appena nati: inizia cosí la sua convivenza con questi animali di piccole dimensioni ma capaci di portare un grande cambiamento nella vita di Noriko. E pensare che a lei i gatti nemmeno piacevano… “La mia vita con i gatti” è il diario delle giornate che Noriko trascorre in compagnia dei suoi ospiti felini, ma non solo: grazie a loro, infatti, Noriko farà incontri speciali e scoperte sorprendenti su se stessa, la vita e, soprattutto, la felicità e la sua ricerca.

Una storia delicata, adatta per chi desidera un romanzo dolce che parla di amore per gli animali e per la famiglia. 

Noriko è una donna matura che ha deciso di non sposarsi, semplicemente perché non ha trovato la persona giusta. Abita con sua madre,  lavora come freelance e vive un periodo particolarmente stressante e buio in cui si sente persa: non riesce ad andare avanti con il suo libro, inizia a mettere in discussione le sue scelte di vita, dubita di se stessa. Avvolta da questo stato d’animo, un giorno lei e la madre troveranno una sorpresa nell’aiuola davanti casa: una gatta con cinque cuccioli. 

Sia Noriko che la madre non sono amanti dei gatti, ma trovandosi alle strette e non sapendo a chi affidarli, decidono inizialmente di prendersene cura. Noriko osserva la crescita dei cuccioli, l’amore e la cura che ha la loro madre. I giorni passano e, mentre la protagonista si affeziona ai nuovi arrivati, per lei inizia anche un percorso emotivo che l’aiuterà ad apprezzare la felicità nelle piccole cose. 

Il ritmo è lineare e lo stile di scrittura è delicato e scorrevole. Non è un romanzo avvincente, non aspettatevi colpi di scena, si parla di una storia che tratta della quotidianità di Noriko, la cui vita viene stravolta dall’arrivo inaspettato dei gatti. Spesso ci sono anche dei ricordi passati e il lettore scopre qualcosa in più sulla vita della protagonista e delle persone che le sono intorno. 

La mia vita con i gatti è quel tipo di lettura che definisco confortevole come una coperta morbida. Una storia che si avvicina “in punta di piedi”, già sai che non vuole essere pretenziosa, ma vuole solo coccolarti in una quotidianità dallo sfondo orientale, trasportandoti nelle tradizioni di questa cultura e accennando in alcuni passaggi anche al folclore nipponico. 

Consiglio questa lettura a chi ama i gatti in particolare e a chi ha voglia di una lettura non impegnativa, ma che tenga compagnia. 

#Prodottofornitoda @Einaudi

RANOCCHIO SALVA TOKYO di Murakami | Recensione

RANOCCHIO SALVA TOKYO

Murakami

Quando Katagiri rientrò nel suo appartamento, ad attenderlo c’era un ranocchio gigante. Eretto sulle zampe posteriori, superava i due metri. E aveva anche un fisico massiccio. Katagiri, alto appena uno e sessanta e mingherlino, si sentì sopraffatto dal suo aspetto imponente. – Mi chiami Ranocchio, – disse il ranocchio.

 EBOOK                   CARTACEO

Come scrisse Joseph Conrad, il vero terrore è quello che gli uomini provano per la loro immaginazione.

Un piccolo racconto con tanti punti di riflessione.

Ranocchio salva Tokyo è il primo lavoro che leggo del maestro Murakami e devo dire che, anche se mi ha lasciato un po’ spaesata al termine della lettura, non mi ha deluso.

Katagiri è un uomo di quarant’anni che lavora come impiegato alla Cassa di credito e di sicurezza di Tokyo. Il protagonista si presenta come un uomo comune che fa un lavoro rischioso perché spesso si relaziona con malavitosi, non gli viene riconosciuto nessun merito nell’ambito lavorativo, ha passato la sua vita a crescere e a “sistemare” (laurea e matrimonio) i suoi fratelli senza ricevere neanche affetto o gratitudine in cambio. Vive da solo e non ha una persona con la quale confidarsi e passare del tempo. Insomma Katagiri è una persona che vive la sua vita in modo estremamente monotono: lavoro, casa, casa, lavoro.

Un giorno incontra Ranocchio, una vera  rana fuori misura, saggia e colta ed è proprio questo elemento a rompere il monotono schema di vita del protagonista. Ranocchio spiega a Katagiri che ha bisogno del suo aiuto per sconfiggere il Gran Lombrico, una creatura gonfia di odio e negatività che vive nell’oscurità.
Mentre Ranocchio deve combattere fisicamente contro il nemico che minaccia la vita tranquilla dei cittadini di Tokyo con un devastante terremoto, Katagiri ha il compito di sostenere e incoraggiare il suo bizzarro compagno di questa missione.

Il racconto breve è ben scritto, le scene, le azioni e il turbamento che prova Katagiri per quello che gli sta succedendo sono descritti con abile maestria da Murakami. Con uno stile semplice il lettore viene avvolto dalla storia fantastica e surreale che si svolge in poche pagine. Fonte di citazioni che dà motivo di riflessione è proprio Ranocchio il quale si sofferma con discorsi sulla vita e sul coraggio riportando frasi di personalità conosciute come Nietzsche o di opere letterarie di Tolstoj, di Hemingway…

Ranocchio salva Tokyo è un racconto che ha molti messaggi nascosti tra le righe, una trama che affascina e che deve essere elaborata al termine della lettura. Una storia che intreccia sogno e realtà, che tratta delle battaglie interiori che spesso ci troviamo ad affrontare per migliorare la nostra vita e per migliorarci.