Titolo: L’accademia del Bene e del Male – L’ultimo lieto fine
Autore: Soman Chainani
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy, Libri per ragazzi
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Trama: Agatha passava per odiosa e prepotente, ma si è scoperta buona e gentile. Sophie era considerata la persona più dolce del mondo, ma nascondeva un animo egoista e altezzoso. Sono sempre state unite, ma l’amicizia di una vita si è sciolta come neve al sole. Tedros era un perfetto principe delle favole, ma nella vita di tutti i giorni si rivela capriccioso, pretenzioso e viziato. Il Gran Maestro era vecchio e potente, e all’improvviso si è trasformato in un sedicenne pallido, affascinante, impulsivo. Sarebbe bello che ciascuno di loro potesse vivere fino in fondo la propria storia, come in ogni fiaba che si rispetti. Ma nulla è come sembra, nulla va come ci si aspetta… Solo una cosa accomuna tutto e tutti: la disperata ricerca del Lieto Fine. L’ultimo Lieto Fine.
«QUESTO NON È IL NOSTRO LIETO FINE, VERO?»
Una lettura magica, avvincente e piena di colpi di scena.
Ho adorato lo stile, una scrittura fluida e immediata che mi ha trascinata in un turbinio di emozioni e di avventura. L’autore è riuscito a intrattenermi con fantastici colpi di scena, momenti commoventi e con un finale perfetto!
Vi lascio alla video recensione 🙂
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Titolo: Rewind
Autore: Jill Cooper
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: Fantascienza
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Sinossi: Quando Lara Crane ha cambiato il passato e il corso della storia, cosa è successo al mondo che si è lasciata alle spalle? In questa novella ritroviamo i personaggi di Quindici Minuti in una realtà alternativa.
Il mondo è destinato all’abisso.
Rick ama Lara Crane più di ogni altra cosa e, quando lei prova a cambiare il passato, cerca di impedirglielo. Ma arriva troppo tardi e, mentre il mondo si sgretola intorno a lui, nessuno crede alla sua storia sui viaggi nel tempo.
Nel frattempo il peggior incubo di John Crane diventa realtà quando sua figlia, Lara, non torna a casa dopo essere stata alla Rewind.
Costretto a rivivere il ricordo orribile della morte della moglie, John trova una chiave per un armadietto della YMCA che potrebbe svelare i segreti sull’omicidio di Miranda.
Una volta messi insieme i pezzi del puzzle, si trova in rotta di collisione con il destino. E chi è l’uomo nel mirino? Jax Montgomery.
Una novella breve, piena di adrenalina e di avventura.
Ho avuto il piacere di recensire Quindici Minuti, il primo volume di questa serie che trascina il lettore nei viaggi del tempo, rievocando la saga cinematografica Ritorno al Futuro.
La protagonista di Quindici Minuti, Lara, si trova nel suo nuovo presente dopo essere riuscita a cambiare il passato, salvando la vita della madre. Tutto ciò che le era familiare e naturale cambia: la sua famiglia, il suo stile di vita, il suo ragazzo, ma cosa è successo nel suo vecchio presente?
Rewind parla proprio di questo, una novella in cui si alternano i punti di vista di Rick, fidanzato di Lara che è in preda all’agitazione e allo sconforto per le intenzioni della ragazza, e John, il padre amorevole che porta con sé il rimorso della vita passata con la moglie defunta.
Lara ha già cambiato il presente e i protagonisti di questa novella iniziano ad avere dei ricordi di una vita che a loro non appartiene, ma che diventano sempre più familiari.
Ho apprezzato molto i capitoli con il punto di vista di John che trovo più sentiti e maturi. Si scopre la tensione, il rimorso e la tristezza del passato con la moglie, del tradimento che ha scoperto, del loro riavvicinamento, tutti momenti e descrizioni che lo rendono un personaggio fragile, ma allo stesso tempo forte e determinato.
La scrittura è chiara e scorrevole e la lettura è resa più dinamica e avvincente per l’alternanza dei punti di vista dei due personaggi.
Una novella di poche pagine che soddisfa le curiosità del lettore sul vecchio presente di Lara, su come si è evoluto e trasformato nel presente che ha modificato.
Titolo: Il Sogno di Keribe
Autore: Ilaria de Togni
Editore: Gargoyle Books
Genere: Fantasy
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Esiste un luogo chiamato Keribe, una dimensione onirica dove le coscienze ritrovano corporeità dopo la Prima Morte. I misteri di questo mondo sono celati da quattro confini invalicabili. Da uno di essi, l’Orlog, l’oscuro mare innavigabile, nasce Erinke. Quelli come lei, i ridestati, sono stati sterminati secoli fa e sono ormai una leggenda. Nessuno ricorda che provano emozioni umane, pur essendo qualcosa di diverso, apparentemente immutabili ed eterni. La nascita di Erinke non è passata inosservata. I Guardiani dei Confini e la Resistenza, due forze in aperto contrasto, la cercano, ma la sua scelta è di affidarsi a Nimpha, l’unica istituzione in grado di proteggerla. Sarà Ruben, incaricato di catturarla per la Resistenza, a sconvolgere i suoi piani. Fin dal primo momento sguardo, sono consapevoli che il loro destino è essere uniti. Ma la loro unione e i loro ideali porteranno Keribe sull’orlo di una spaventosa guerra tra i Mondi.
“Quando uno nasce come ridestato, ciò di cui fa più fatica a capacitarsi è se stesso. La nostra coscienza è catapultata, in un istante, dal Tutto di cui prima faceva parte, a una nuova forma fisica di cui abbiamo solo una consapevolezza intrinseca, e soprattutto paura. La vita ci appare spaventosa e squisita in ogni sapore, anche il più amaro. Voglio dire, prima eravamo ogni cosa, ora siamo soltanto noi. Le memorie di quello che eravamo prima, però non ci abbandonano mai del tutto.”
Ilaria de Togni esordisce con il mondo fantastico di Keribe, una dimensione onirica delimitata da quattro confini molto particolari e uno di questi è l’Orlog, un mare temibile e oscuro da cui emerge la nostra protagonista, Erinke, che è una ridestata.
La ragazza viene soccorsa da Cristof, un giovane uomo che vive in una fattoria, il quale la aiuta a rimettersi.
I ridestati sono esseri che possono rinascere, dopo la loro morte, nei confini di Keribe, ma non essendo accettati dalla società vengono cacciati da dei guardiani.
Dopo un periodo di permanenza nella fattoria di Cristof, Erinke è costretta a partire per non essere raggiunta dal suo aguzzino e nel corso del suo viaggio incontrerà tantissimi personaggi, alcuni di questi la vorranno come alleata, altri la vorranno uccidere secondo i loro principi politici.
Il sogno di Keribe ha tutte le caratteristiche per rientrare nel filone classico: una terra magica, delle creature misteriose, un viaggio che promette azione e magia, ma allo stesso tempo si discosta molto dal tipico genere per la corposità della trama.
Per la scrittura dettagliata e ricercata, il Sogno di Keribe si presenta come un’opera fantastica con un contenuto maturo che si addentra nell’universo dell’inconscio.
Tanto di cappello alla scrittrice che è riuscita a creare questo mondo tanto particolare quanto complesso ed enigmatico, ma soprattutto originale.
Facilmente si può cadere nel cliché quando si lavora alla stesura di un fantasy classico, ma l’autrice è riuscita a creare un perfetto connubio tra elementi tradizionali e innovativi.
Mi sono innamorata subito di Cristof e mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più su di lui, mentre Erinke è un personaggio adorabile e ben caratterizzato, la perfetta protagonista per un libro fantasy di questo genere.
Il Sogno di Keribe è un romanzo dalla struttura finemente intricata come la tela di un ragno che gioca con le oscure profondità dell’inconscio.
Un inizio di saga che promette molto bene!
Titolo: Shadow Magic
Autore: Joshua Khan
Editore: De Agostini
Genere: Fantasy
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Sinossi: “Se cercate quel brivido che avete provato la prima volta che avete letto Harry Potter, non lasciatevi scappare Shadow Magic” – RICK RIORDAN, autore della serie bestseller Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo
Da quando i suoi genitori sono morti in circostanze misteriose, Lily Shadow è l’unica erede al trono di Geenna. Ma per una ragazzina di tredici anni, che non ha alcuna conoscenza della magia nera, governare il Regno delle Ombre è impossibile. I suoi antenati erano infatti in grado di comunicare con gli spiriti, risvegliare i morti, radunare truppe di zombie dalle tombe. Ma lei come potrà difendere il Paese, senza arti magiche e senza un esercito? L’unico modo per salvare Geenna è sposare Gabriel Solar, il rampollo della famiglia nemica, e assicurare così la pace. Gabriel però è un vero idiota e Lily non ha alcuna intenzione di arrendersi al proprio destino. Soprattutto quando scopre di avere un aiuto insperato in Thorn, un ragazzo dall’oscuro passato ma con un cuore coraggioso e la rara capacità di cavalcare pipistrelli giganti…
Epico, avventuroso e immaginifico: il primo capitolo di una straordinaria serie fantasy che vi farà divertire, trattenere il fiato e tremare fino all’ultima, appassionante pagina.
Shadow Magic richiama gli elementi del fantasy classico, ma allo stesso tempo riesce a spezzare i soliti schemi, creando un’opera originale, oscura e avventurosa.
L’autore crea un mondo magico in cui sei Principi, ognuno dotato di un potere speciale, fonda le Sei Grandi Case della Magia.
Il lettore viene trasportato subito a Porto Sciabola e conosce Thorn, un ragazzino di dodici anni che sta per essere venduto come schiavo fin quando, proprio nel momento più critico, viene portato via da Mastro Tyburn, il quale lo fa diventare il suo scudiero. Tyburn è il boia al servizio della Casa Shadow, ovvero i regnanti che praticano le arti magiche oscure. Subito dopo lo scrittore presenta colei che governa Geenna, ovvero Lilith Shadow: una ragazzina di tredici anni che si trova a governare il regno dopo la morte dei suoi genitori e di suo fratello Dante. Il destino di Lily è quello di sposare Gabriel Solar per stabilire la pace tra i due paesi opposti: l’oscurità e la luce.
Le cose si complicano quando qualcuno tenta di avvelenarla, ma con l’aiuto di Thorn inizia la sua avventura per scoprire chi c’è dietro al suo attentato.
«Hai conosciuto gli Shadow?» lo interruppe Thorn. «I signori della morte?»
«Credo che loro preferiscano il termine “necromanti”, ma sì, conosco personalmente i sovrani di Geenna.»
Necromanti. Un’altra delle parole stravaganti di Merrick. Ma le parole stravaganti non cambiavano la realtà. Tutti sapevano che cos’erano gli Shadow: gente che esercitava la magia nera, risvegliava i morti dalle tombe e aveva zombie per servitori.«E ne sei tornato vivo?» Thorn controllò il collo di Merrick. Quei due segni erano cicatrici di un morso di vampiro o solo di pulci affamate? «Nessuno di loro ha bevuto il tuo sangue? Lord Shadow non è un vampiro?»
«Lord Iblis Shadow camminava alla luce del sole l’ultima volta che sono stato là. Non che nelle terre di Geenna ce ne sia molto, di sole.» Merrick si strofinò vigorosamente le braccia.
Ho iniziato la lettura di questa storia perchè affascinata dalla trama e incuriosita dalla frase di R. Riordan, autore di Percy Jackson: “Se cercate quel brivido che avete provato la prima volta che avete letto Harry Potter, non lasciatevi scappare Shadow Magic”.
Essendo una grande fan della saga della Rowling, come non tuffarmi in questa serie e scoprire se essere d’accordo o meno?
I personaggi sono adorabili, non sono riuscita a odiarne uno, neanche lo stesso antagonista.
Thorn è la personificazione del coraggio e della lealtà.
Lilith è una protagonista che entra subito nel cuore del lettore, è caparbia e agguerrita, ma anche smarrita e disorientata non solo perchè diventare la reggente del regno di Geenna non rientrava nel suo destino, ma anche perchè, essendo femmina, non le è concesso usare e conoscere la magia.
Fin dal suo primo vagito, a Lily era stato assegnato un destino ben diverso.
Perchè era nata femmina.
Le donne non potevano praticare la magia. La legge era antica e la punizione chiara: la morte.
Ho adorato anche i personaggi secondari, in particolar modo la dolce e tenera Rose, la quale anche lei ha sangue nero come Lilith, ma il destino ha voluto che fosse una semplice serva.
E vogliamo parlare del fedele e taciturno Tyburn che, per certi aspetti, mi ha ricordato tanto il Mastino del telefilm “Trono di Spade”?
Con una scrittura dinamica, Khan lascia che siano più i personaggi, attraverso i dialoghi, a raccontare gli avvenimenti, permettendo al lettore di entrare nel vivo della storia.
La lettura è “impreziosita” da illustrazioni realizzate da Ben Hibon che raffigura alcune scene chiavi con un tratto netto e deciso.
Il mondo è simile a quello di Harry Potter con la differenza che la magia protagonista è quella nera, il potere che unisce la terra dei vivi con quella dei morti.
Un’ambientazione cupa, ma allo stesso tempo divertente e simpatica da ricordare, a volte, l’umorismo della famiglia Adams.
Shadow Magic potrebbe fare concorrenza a Harry Potter?
Credo sia troppo presto per dirlo, ma ci sono tutte le premesse per un’avventura mozzafiato.
Titolo: Feline
Autore: Sarah Bianca
Editore: Fazi Editore (LainYA)
Genere: Fantasy
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Sinossi: In Germania, nascosta fra le fronde delle foreste più fitte, riparata dai corsi d’acqua più insidiosi, e soprattutto protetta dalla magia, la Tenuta è la comunità segreta che l’anziana Isolde ha costituito anni fa.
Qui, organizzati in clan, alleanze e veri e propri sistemi di governo, vivono i mutaforma, esseri umani con la capacità di assumere sembianze animali. Per Uriel, magnifica tigre bianca, avvenente nipote di Isolde e candidato alla reggenza in seguito al ritiro della nonna, il tempo della spensieratezza e delle avventure amorose sta per finire: deve lasciare la Tenuta e, insieme alla gemella Stella, mettersi alla ricerca della ragazza destinata a diventare la sua compagna; colei che non solo dovrà innamorarsi di lui, ma anche possedere quelle stesse capacità magiche di cui è dotata Isolde. Solo in questo modo Uriel potrà sperare di vincere la lotta per la successione, salire al potere e proteggere il proprio branco dalle minacce del mondo esterno.
È così che la giovane Dara – rimasta sola dopo l’incidente stradale che le ha portato via la famiglia – si ritroverà coinvolta in un mondo incredibile, combattuta fra il desiderio di tornare alla sua vita di sempre e l’enorme responsabilità di essere l’unica speranza per la Tenuta e per i suoi membri, ai quali presto si ritroverà indissolubilmente e perdutamente legata. Primo volume di una trilogia, tra scenari incantevoli, intrighi di potere, sentimenti e colpi di scena, Feline dà il benvenuto al lettore con un modern fantasy raffinato e completamente nuovo, dove restare fedeli a se stessi si rivela la battaglia più difficile.
Il silenzio divenne così pesante da trasformarsi in un ronzio basso, rumoroso.
Gli occhi di tutti erano puntati sulla Roccia della Reggente dove la nonna, apparsa dal nulla, incombeva in tutta la sua magnificenza.
Il suo sguardo percorse i vari clan e si soffermò su ogni singolo membro, osservandolo, valutandolo con estrema attenzione.
Molti si mossero a disagio e abbassarono la testa, altri sostennero lo sguardo come in segno di sfida, per alcuni istanti, soccombendo subito dopo. Quando giunse su di noi, mi sentii trapassato e sapevo che mia sorella provava la stessa identica sensazione. L’esame durò qualche istante in più rispetto a quello degli altri, abbassammo la testa contemporaneamente e per fortuna il suo sguardo passò oltre.
Con la coda dell’occhio vidi nostro padre e la sua compagna, seguiti da Manuel e Carmen, posizionarsi a coppie ai lati della Roccia. Era raro che la nonna convocasse la sua guardia personale, e questo significava che erano in arrivo delle decisioni impopolari.
Un brivido freddo mi scivolò lungo la schiena ed ebbi un orribile presentimento.
Emozionante, avventuroso e avvincente.
Feline è uno di quei libri che crea dipendenza dalla lettura.
L’autrice ha dato un ritmo veloce e ben scandito alla storia che non risulta frettoloso o poco approfondito, ma cattura l’attenzione del lettore a ogni singola parola.
Lo stile è scorrevole e avvincente, per non parlare della incisiva caratterizzazione dei personaggi sia dei principali e sia di quelli secondari.
Uriel è il carismatico, il bello e smaliziato che fa conquiste dei cuori delle giovani ragazze insieme alla sua gemella Stella.
Il protagonista maschile è ben delineato e si comprende fin dalle prime pagine, mentre ho trovato una ventata di freschezza e di scoperta con Stella, la quale è una ragazza forte e determinata, più spietata anche del fratello nei combattimenti, ma allo stesso tempo vive una situazione molto difficile per il suo essere omosessuale e per la relazione che ha con una mutaforma.
Con queste due grandi personalità, Dara si presenta come una semplice ragazza che cerca di reagire e di trovare una soluzione alla situazione scomoda che le è capitata, anche se fin da subito comprende che c’è qualcosa in lei che la tiene quasi ancorata ai mutaforma, al potere e alla magia.
Dara scopre di avere grandi capacità curative con il suo potere e ho trovato commovente e incredibilmente emozionante la scena in cui la protagonista decide di aiutare Andera, la madre della ragazza che ama Stella, la quale era ormai in fin di vita per una malattia. In questa scena c’è pericolo, curiosità, emozione, lotta, coraggio e alla fine amore materno.
Il personaggio che più adoro è Isolde: la fredda, austera e calcolatrice Reggente e nonna di Stella e Uriel.
Isolde è una donna che ha sofferto in passato, ma che lo maschera abilmente con il suo atteggiamento rigido ed è pronta a tutto pur di vedere il nipote diventare reggente con al suo fianco Dara.
La lettura si alterna con i punti di vista di Uriel e Dara, permettendo al lettore di entrare subito in sintonia con i due protagonisti e di innamorarsene pagina dopo pagina.
Tra intrighi, tradimenti, battaglie e gelosie si snoda questo splendido primo capitolo della trilogia, lasciando il lettore in trepidante attesa di leggere il seguito.
Di seguito lascio anche la video recensione 🙂
Generalmente tendo a non fare spoiler nelle mie recensioni, ma ci tengo a sottolineare un particolare: Uriel e Dara provano fin da subito una grande attrazione e, per chi ama leggere storie che trattano di mutaforma o lycan, sa bene che questo passaggio è quasi un cliché, il solito imprinting insomma, quell’attrazione fatale che lega due anime.
L’autrice non si smentisce neanche in questo per l’originalità e non fa altro che confermare l’adorazione che ho per Isolde, perchè dietro a tutto questo ci sono proprio le sue arti magiche.
Con questa scelta il lettore viene intrappolato in un gioco sadico, lasciandolo nella perenne incertezza dei veri sentimenti della coppia protagonista.
«Io ho bisogno che mi ami», mi disse come se fosse un dato di fatto.
«Lo so, è l’incantesimo», gli risposi.
«Non è l’incantesimo! Diavolo, Dara, non lo sai! Lo puoi immaginare, ma non lo sai. Io ho bisogno che mi ami come ho bisogno dell’aria per respirare. Ecco quanto ne ho bisogno», rispose duro.
Titolo: The Quick. Misteri, vampiri e sale da tè
Autore: Lauren Owen
Editore: Fazi Editore
Genere: Horror/Fantasy
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Sinossi: Inghilterra, fine Ottocento. James e Charlotte sono due fratelli orfani che vivono in una dimora signorile sperduta nella campagna inglese. Una volta cresciuti le loro strade si dividono: James, timido aspirante scrittore, terminati gli studi a Oxford divide l’appartamento in affitto a Londra con un affascinante giovane aristocratico. Grazie alle conoscenze del ragazzo, viene introdotto nei salotti dell’alta società e trova l’amore dove non se lo sarebbe mai aspettato. Poi, improvvisamente, scompare senza lasciare traccia. Preoccupata e determinata a trovarlo, la sorella Charlotte parte per Londra e s’immerge nelle tetre atmosfere della città industriale, dove scopre l’esistenza di un mondo segreto, popolato da personaggi incredibili e loschi che vivono ai margini della città. Un mondo in cui i confini della realtà hanno assunto forme tutte nuove. Per lei si apriranno le imponenti porte di una delle istituzioni più autorevoli e impenetrabili del paese: l’AEgolius club, luogo di ritrovo degli uomini più ambiziosi e pericolosi d’Inghilterra, cupo circolo d’élite che cela mille segreti, uno più terrificante dell’altro.
Con l’ambientazione ottocentesca inglese, Owen delinea un classico scenario vittoriano che catapulta il lettore in un’atmosfera magnetica e dalle sfumature gotiche.
Conosciamo subito i fratelli Charlotte e James, i quali non hanno una bella infanzia perché rimangono presto orfani. Una volta diventati adulti decidono di prendere strade diverse: Charlotte rimane nello Yorkshire per diventare una brava donna vittoriana, mentre il fratello decide di andare a Londra per diventare uno scrittore. Una volta giunto nella città londinese, James divide l’appartamento con l’aristocratico e scapestrato Christopher, il quale lo introduce nei salotti dell’alta società. Le cose si complicano quando i due ragazzi vengono attaccati da uno sconosciuto e James sparisce con l’aggressore.
Ma poi, lentamente, James notò un dettaglio nuovo. Ricordava di aver sentito la puzza di un topo morto sotto al solaio, da bambino: adesso sentiva lo stesso odore giù in strada. Era la gente. Quel fetore lo ridusse sul punto di vomitare ancora. Tutte quelle persone che camminavano su e giù, e parlavano tra loro, e lui sentiva, vedeva, i loro pensieri e la tacita avversione che provavano, tutti, l’uno per l’altro.
«Uno spettacolo sconcertante così da vicino, non è vero?», esclamò Bier.
Un uomo e una donna, per strada: desiderio, paura, vanità, ipocrisia, odio, in una piccola danza di quattro o cinque passi. Lupi, erano tutti lupi, dal primo all’ultimo, malgrado le maschere che indossavano per nascondere che stavano meditando di divorarsi.
La storia parte con la semplice ambientazione vittoriana e conosciamo il piccolo e sensibile James e la forte e determinata sorella Charlotte, la quale gli insegna a scrivere e leggere.
Da quando James si trasferisce a Londra, frequentando i salotti dell’alta società, il lettore può percepire già un’atmosfera diversa, più noir, cupa e grottesca che man mano si intensifica sempre di più, fin quando si entra nel vivo della storia, ovvero dal momento dell’aggressione.
Il vampiro che racconta Owen è una via di mezzo tra il vampiro classico e una versione moderna, non tratta di questa figura oscura dal punto di vista erotico, ma ha un’ambizione molto più alta. Parliamo di esseri che si elevano alla società degli Animati (termine usato per indicare i vivi) e che disprezzano il loro modo di agire e di pensare.
Durante la lettura ho trovato una grande ricercatezza nel rendere la storia il più originale possibile e questo l’ho notato non solo nella struttura della trama che è ben articolata, ma anche nelle piccole cose, come nel definire i vampiri gli “Spenti”.
I personaggi che ho più apprezzato sono Christopher che con il suo atteggiamento irriverente e provocatorio mi ha subito conquistata, e Charlotte, la quale mantiene un forte carattere per tutta la storia, nonostante le avversità e l’incontro ravvicinato con le creature della notte.
Ho apprezzato tantissimo la particolarità della scrittura.
Owen usa abilmente uno stile inglese e delicato, non si dedica a descrizioni minuziose sia per le ambientazioni e sia per le sensazioni e le emozioni che provano i personaggi e ciò conferisce all’opera una certa raffinatezza.
La lettura ha un buon ritmo grazie all’alternanza di pagine di diario e narrazione degli avvenimenti, permettendo al lettore di conoscere bene i personaggi.
Una storia moderna per gli amanti delle ambientazioni cupe e delle creature della notte che sono al livello del Dracula di Stoker.
Titolo: Infelici e scontenti
Autore: Alice Chimera
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Fantasy
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Sinossi: Nell’immaginario collettivo le fiabe possono finire solo con il classico “e vissero felici e contenti”. Eppure, chi non si è mai chiesto cosa è successo dopo? Che cosa accadde a Belle dopo la rottura dell’incantesimo? Jasmine, che ha sempre sognato di scappare da palazzo, è felice della sua vita? I racconti si aprono sul finale disneyano che conosciamo tutti e proseguono con la narrazione di fatti tenuti nascosti: l’eroina diviene fautrice della propria infelicità. Cenerentola si ritrova sposata con un principe che la considera un giocattolo sessuale, Ariel scopre che non è diventata davvero umana e che le manca la possibilità di procreare, Alice, che avrebbe voluto crescere e diventare donna, si ritrova a rimpiangere il Paese delle Meraviglie e la spensieratezza dell’infanzia… Agli occhi delle protagoniste, una scelta: assecondare la sfortuna e stringere i denti oppure sfidarla e soccombere.
“… ho pensato che oltre al finale in cui Alice torna a casa a bere il tè o al matrimonio da sogno di Cenerentola, forse dovesse esserci dell’altro, ed ero più che sicura che la Disney non avesse voluto mostrarcelo. Una vita infelice, reale, che però non avrebbe fatto audience come quella che invece siamo sempre abituati a sognare, grande fonte d’ispirazione per pubblicità di noti marchi di biscotti e pasta.”
Ecco cosa ci racconta nella premessa l’autrice.
Con la copertina inquietante e con una sinossi intrigante come non leggere questo volume?
Sono un’amante delle storie Disney e adoro anche le rivisitazioni delle favole, quindi non potevo non leggere il libro di Alice Chimera. Immagino che tutti noi conosciamo le tante vignette e immagini, in giro per il web, che rappresentano il triste lieto fine delle principesse, ma leggere le storie in questa chiave di lettura ha tutto un altro sapore.
Coloro che ascoltano le favole e sperano che siano realtà, ignorando che la parola “fine” è sempre scritta troppo presto, tra la gioia di un’impresa superata e i baci di nuovi amori sbocciati; io vi dico che, per tutte le fiabe, la vera fine è molto lontana da quella da voi letta.
Parliamo di storie che attingono alle favole e che sono tanto tristi e ingiuste quanto, spesso, reali perchè è questa la visione che conferisce l’autrice al suo libro: una vetrina “realistica” che smonta il lieto fine che tutti conosciamo.
Sette racconti che vedono come protagoniste Biancaneve, Ariel, Belle, Cenerentola, Jasmine, Aurora e Alice.
La Bella e La Bestia è tra i classici della Disney che più adoro e indovinate? E’ anche il mio racconto preferito della raccolta di Alice Chimera perchè inaspettato e originale.
Vi immaginate Adam, ovvero la Bestia, trattare male Belle perchè ha conservato il suo lato “animale”?
Ebbene, no!
La scrittrice con la sua fantasia è riuscita a “smontare” tutte le versioni, sotto forma di immagini o di racconto, di questa favola, dando alla storia una marcia in più dove la parola d’ordine è “originalità”.
In questa storia troverete brividi, una punta di horror e un finale inaspettato.
Lo stile di scrittura è semplice e accurato, va dritto al punto non perdendosi in troppe descrizioni, dando ampio campo d’azione alle principesse infelici.
Se amate le rivisitazioni e siete pronti a conoscere il finale della storia delle nostre eroine Disney, allora tuffatevi in questa lettura e scoprirete l’ottimo esordio dell’autrice.
Titolo: Gli Eredi di Atlas (La Guerra degli Elementi – Vol. 1)
Autore: Veronika Santiago
Editore: Youcanprint
Genere: Fantasy / Urbanfantasy
Prezzo ebook: € 1,99
Prezzo cartaceo: € 16,90
Link di acquisto: Amazon // Kobo // Ibs // Mondadori //Youcanprint
Sinossi: Scozia. Promesse di successo, di lavoro e di risposte, aiuto per una fuga: così uno sconosciuto convince un’aspirante cantante, un marinaio, una studentessa e un rampollo ricoverato in una clinica psichiatrica, a seguirlo su un’isola che è ovunque e in nessun luogo: OgniDove. Là Aisha, Dean, Aurora e Duncan scopriranno il vero motivo per il quale sono stati condotti con l’inganno ai margini del mondo: la storia è incompleta. I dieci Reggenti dell’antica Atlas, all’apice della grandezza, si sono dati battaglia fino all’annientamento ma il loro potere sugli elementi non è andato perduto. Non sarà facile accettare di essere Eredi di un così gravoso fardello: tra dubbi e insicurezze, aiutati dagli abitanti di OgniDove, discendenti dei superstiti di Atlas, i ragazzi cominceranno l’addestramento per risvegliare le loro facoltà. Ma gli elementi sono cinque: dove si trova l’Erede dell’Etere? E quali sono i piani degli Altri Eredi? Inizierà così una lotta contro il tempo alla ricerca dell’Etere.
Se scoprissi che la storia del mondo non è solo quella che ti hanno raccontato?
E se quel passato non fosse relegato tra le pieghe del tempo
e si insinuasse nel presente minacciandolo?
E se di quella antica realtà tu scoprissi di farne parte,
a cosa saresti disposto a rinunciare per diventare chi sei destinato a essere?
I protagonisti della storia sono Duncan, Dean, Aisha e Aurora, dei semplici ragazzi molto diversi tra loro con un filo conduttore che li unisce: ognuno di loro custodisce un potere assopito, il quale li lega agli elementi della natura.
Storia intrigante e magica, dove la parola chiave è “fantasy”.
La ruota della storia è giunta alla fine del giro: è l’inizio di un nuovo ciclo e noi dobbiamo dimostrare di essere all’altezza del compito che ci è stato affidato. Devo parlarne al Consiglio. Se non ci prepariamo all’inevitabile, sarà l’inizio della fine e si apriranno davanti a noi le porte del nulla…
Ho apprezzato molto che i protagonisti non siano i soliti adolescenti, parliamo di persone più adulte che hanno reso ancor più intrigante la storia per il loro passato. La trama si basa sull’eterna lotta tra il bene e il male, e l’autrice marca ancora di più questo gioco di opposti ed equilibri con la caratterizzazione dei personaggi.
Conosciamo due ragazzi e due ragazze con caratteri diversi, in base al quale sono associati a un elemento della natura:
Duncan è sicuramente il mio preferito, il bello ed enigmatico del gruppo. E’ impulsivo, forte, coraggioso, dinamico e per questo ha il potere del Fuoco.
Dean è molto diverso dal primo, estremamente tranquillo, insicuro di se stesso e viene associato all’elemento dell’Acqua.
Aisha è la giovane irruenta e passionale, per certi versi l’ho trovata un po’ simile a Duncan e lei ha il potere della Terra.
In ultimo, ma non meno importante, c’è Aurora, una ragazza insicura e delicata che ha il potere dell’Aria.
Ciò conferisce una marcata caratterizzazione dei personaggi, dando loro una netta e spiccata personalità.
Lo stile di scrittura è fluido e ben articolato, la scrittrice si diletta in accurate descrizioni delle ambientazioni, in particolar modo quando scrive di OgniDove, un posto speciale e magico dove vivono gli spiriti della natura, un luogo che mi ha fatta sentire come nelle terre di Avalon della Zimmer.
Nonostante sia il primo volume di una serie, Gli Eredi di Atlas ha saputo conquistarmi dalle prime pagine, coinvolgendomi nella trama e nelle avventure degli Eredi.